Cronaca dalla sede nazionale

di Farinelli Gaetano

10 febbraio 2001 ­ Abano Terme (Pd). Avanza lo sposo nella navata centrale, tenendo sotto braccio mamma Roberta. La folla attende la sposa che arriva accompagnata dal padre. Davanti al ministro, Carlo consegna a Sabrina l’anello della fedeltà. Suonava in cima al portone l’alleluia di Hendel.
Commossi, i parenti, gli amici, gli invitati, applaudivano.

11 febbraio 2001 ­ Venezia. Assieme a Tullio Chiminazzo, Giuseppe parte per l’Argentina e il Brasile. Il viaggio ha un programma intenso di lavoro. Giuseppe dovrà verificare alcune attività e progetti e avviare contatti con l’Argentina. Il dottor Tullio è alla ricerca di nuovi contatti per la Scuola di Etica ed Economia.
Anche il passaggio in Brasile avrà due scopi; il presidente incontra a Rio i responsabili vecchi e nuovi della San Martino che sta attraversando un momento faticoso di crisi, e a Cuiabà si incontra con il nostro referente Joaquim che ha attraversato un periodo doloroso di malattia, dalla quale si sta in parte riprendendo. Difficile per Giuseppe l’impatto emotivo con il Brasile dopo la morte di Maria; è stato ospite nella casa di Grajaù, dove le suore Serve di Maria curano l’ospitalità, come un tempo Macondo tramite Maria.
Il dottor Tullio invece ha progetti di collaborazione con il vescovo di Juina, originario di Mussolente, che svolge la sua attività pastorale nel Mato Grosso; inoltre riprende i contatti con il gruppo di Recife.
L’ultimo incontro è con il professor Dilvo Peruzzo, per una collaborazione con la Scuola di Etica ed Economia, che ha bisogno di un rapporto con il territorio di origine di quanti fanno lo stage in Italia.

22 febbraio 2001 ­ Nervesa della Battaglia (Tv). Ore ventuno. Il nostro presidente parla nella grande sala del centro sociale della parrocchia, a fronte di un folto gruppo interessato, organizzato da don Davide Schiavon, sul tema della "Relazione educativa". Molti di noi sono alla ricerca di uno strumento educativo, e tanti si meravigliano come anche all’interno di famiglie "buone" si avverta la difficoltà di educare alla vita, e che non sempre i frutti siano positivi. Non ci sono soluzioni definitive per nessuno. Intanto, però, si può affermare che l’educazione individuale alla virtù è molto carente, perché rischia di essere un’educazione alla perfezione, e dunque al personaggio. La proposta è dunque di una educazione nel rapporto, in cui la presenza dell’altro non è complementare, surrogatoria o addirittura distraente; ma fondamentale alla formazione della persona.

24 febbraio 2001 ­ Pove del Grappa, sede nazionale.
Arrivano la sera e prendono stanza nel salone della sede.
Si fermano anche la domenica. È il gruppo formatori degli Scaut di Ponte della Priula, ospiti di Macondo per riflettere e cercare assieme strumenti educativi; Giuseppe si ferma con loro per analizzare insieme il mondo degli adolescenti e cercare proposte aperte di educazione e formazione alla vita ed al rapporto con le cose e le persone.

28 febbraio 2001 ­ Roma.
Per la Edizioni Lavoro e Macondo Libri esce, fresco di stampa, il libro di Andrea Gandini Crescita economica e sviluppo umano 2001 con il sottotitolo Dalla piramide al mosaico. Il libro che continua il lavoro editoriale e di ricerca di Andrea, affronta l’economia non solo in termini tecnici o su piani astratti, ma a partire dall’uomo e dai suoi bisogni, che sono i bisogni dell’anima, della vita e non della competizione violenta. Ci sarà una presentazione del libro alla festa di Macondo; ed oltre. E sarà festa grande! 1 marzo 2001 ­ Cavaso del Tomba (Tv). Ci ritroviamo in casa di Sonia e Giorgio per stare assieme a Irmà Adma; da un po’ di tempo è in Italia; oggi di ritorno dall’aeroporto di Venezia abbiamo cenato assieme e conversato delle vicende della San Martino; delle difficoltà affrontate in questi anni; della divisione avvenuta all’interno della San Martino e delle incomprensioni. I Carmelitani da una parte e suor Adma dall’altra ad affrontare una nuova avventura; ma intanto tutto il lavoro precedente come sarà recuperato, se potrà esserlo, in effetti? Sono domande che ci riguardano; ma soprattutto premono su chi nella San Martino attinge la formazione e la vita.

9 marzo 2001 ­ Padova.
Parrocchia di Sant’Agostino.
Paolo Alfier dà il via alla preparazione di un corso di formazione con un gruppo che si va costituendo; incontrarsi è il primo momento formativo, per poi stabilire assieme un patto di partecipazione ad un programma che va gestito sempre in modo attivo, senza delegare nessuno. Giuseppe partecipa e interviene al loro primo incontro, per cercare assieme i motivi dell’incontro ed i segnali di una progettazione coerente.

10 marzo 2001 ­ Riese Pio X (Tv). Renato e Sabina si sposano nel palazzo municipale. In una società dalle tradizioni cattoliche, in cui i riti sono in prevalenza religiosi, patrimonio della religione, il matrimonio civile è povero di segni, ma l’amore no, direbbe il buon Arbore, sa sempre scoprire angoli nascosti, non solo per i baci furtivi, ma anche per inventare nuovi modi di comunicare; nel caso ha parlato Giuseppe, richiamando il ruolo dei segni, che non è semplice coreografia, ma si nutre dello spirito che è in noi.

11 marzo 2001 ­ Milano, sede Rai. Trasmissione "Quelli che il calcio…". Giuseppe per la seconda volta in TV nel programma di Fazio, per alimentare la campagna de I bambini torneranno a giocare. Lo spazio riservato è sempre essenziale, ma chiaro nel messaggio. Giuseppe riprende il discorso, e ricorda i suoi viaggi in Brasile ed in Vietnam. Già squilla il telefono di quanti chiedono informazioni.

14 marzo 2001 ­ Venezia.
Giuseppe e Tullio partono per il Vietnam, si incontrano ad Hanoi con Bruno Amoroso, che svolge un’attività di insegnamento ed insieme coordina l’attività di un gruppo di ragazzi organizzati in associazione. Il viaggio ha la funzione di costruire un rapporto di scambio tra la scuola di Etica Economia ed il gruppo di Hanoi; ed insieme predisporre l’opportunità di incontro per i soci di Macondo che vogliono accostarsi all’Oriente. Il loro ritorno è previsto per il giorno 22 marzo.

17 marzo 2001 ­ Mestre (Ve). La Unione Nazionale Cooperative Italiane ha organizzato un convegno di studio a Villa Sant’Elena sul tema "Globalizzazione e terzo settore". È stato un momento di riflessione e di proposta. Tra i partecipanti al convegno, dietro invito del signor Silvio Fregonese, è intervenuto per conto dell’Associazione Macondo il professor Gaetano Farinelli, che ha ricordato la funzione del singolo e dell’associazione nel vasto campo dell’economia, se non si accoda al consenso delle borse, ma punta la sfida e la speranza sull’uomo e la sua dignità. La relazione sul tema è stata tenuta dal dottor Arnaldo Ervas. Molti i presenti ed i partecipanti.

23 marzo 2001 ­ Bassano del Grappa (Vi). La Fondazione "Don Pirani", che opera nel Bassanese da 250 anni con gruppi famiglia che accolgono ragazzi e ragazze, con il patrocinio della U.L.S.S. e del Comune di Bassano organizza un convegno su Famiglia e Adolescenza. Ha tenuto la relazione introduttiva il professor Duccio Demetrio. Tra i relatori ricordo Carmelo Miola, Monica Lazzaretto.
Hanno parlato di crisi, di opportunità, di accoglienza; di trasgressione e di creatività.
Faceva da coordinatore don Giuseppe Stoppiglia, appena tornato dal Vietnam, che aveva ancora negli occhi gli sguardi dei ragazzi di Hanoi, e il loro coraggio. Tra gli organizzatori del convegno va menzionato Natalino Filippin, che altri ricorda come Filippo. La sala era gremita e attenta.
In serata, presso Bassano TV, Tullio Chiminazzo e Giuseppe Stoppiglia vengono intervistati di ritorno dal viaggio dal Brasile e dal Vietnam.
Partecipano alla conversazione anche due giornalisti di quotidiani locali. Cosa significhi lo scambio con paesi in via di sviluppo; fin dove sia possibile rispettare la dignità del povero nel momento dell’intervento; cosa spinga la Fondazione di Etica Economia all’incontro; forse che l’esportazione di un modello o invece altro; domande e domande che hanno risposte discrete, che riconoscono la possibilità di cadute; ma anche la volontà di costruire speranza.

24 marzo 2001 ­ Ferrara.
Alla Cooperativa Le Pagine, ospiti del nostro direttore Francesco Monini, si incontra il gruppo redazionale di Madrugada: Mario Bertin, Enzo Demarchi, Corrado Borsetti, Egidio Cardini, Stefano Benacchio, Gaetano Farinelli, Mario Crosta. Conferma l’impostazione della rivista, coi suoi contenitori; discute o propone i nuovi argomenti dei monografici: la Bibbia, l’acqua, famiglia e adolescenza. Enzo si è presentato con il collare a seguito del grave incidente che ha subito a dicembre. Abbiamo ricordato anche il grave incidente di un nostro collaboratore, il professor Ivo Lizzola, travolto da un’auto, e che ha riportato gravi ferite; al momento si sta riprendendo e gli facciamo tanti auguri.

27 marzo 2001 ­ Bassano del Grappa (Vi). L’Istituto Tecnico "L. Einaudi" propone ai suoi alunni un incontro sul tema: La new economy: opportunità di crescita economica e riscatto civile. Come cogliere il senso del cambiamento. Alla tavola rotonda partecipano assieme al preside, che introduce, il dottor Nicola Tognana, l’onorevole Mauro Fabris, il dottor Enrico Cisnetto e don Giuseppe Stoppiglia. I relatori hanno parlato di un nuovo modo di pensare il lavoro; del rischio di entrare nella globalizzazione per cercare solo il proprio spazio; e del dovere di pensare che l’economia non è un assoluto, ma solo uno strumento, prima viene l’uomo. Ultimo arrivò il corvo (recitava un racconto di Calvino); a mangiare il cadavere di chi? Eraclea (VE) ­ Cena di lavoro tra Mauro Pellegrino e Alberto Camata, che si sono mangiati tutto, visto che all’incontro mancavano i fratelli Realdi e Giuseppe Stoppiglia. Mauro, reduce da Porto Alegre, ha fatto alcune proposte per l’Osservatorio sulla Globalizzazione; proseguire l’attività avviata su internet; un campo scuola in Toscana sulla Globalizzazione. Un campo itinerante in Brasile tra "Assentamentos, quilombos e favelas". Alberto ha ribadito la necessità di un canale di comunicazione con il gruppo di Lugano; ed erano al caffè; hanno chiuso con alcune raccomandazioni sulle diete.
Per inciso va ricordato che si è laureato Giovanni Realdi con una tesi su Kant. Hanno ascoltato per lo spazio di sessanta minuti raccolti e compunti i presenti; arrampicati a pensieri elevati, sospesi sulla profondità del sublime. Poi hanno rivestito l’eletto in abiti antichi e forse succinti. Gridavano evviva e menavano in silenzio.

3 aprile 2001 ­ Pove del Grappa (Vi). Il gruppo dei responsabili del progetto Padrinhos è oggi incontrato con i responsabili della San Martino di rua Sete de Setembro, che si sta riorganizzando al suo interno. Il gruppo ha dato la sua disponibile collaborazione, sempre che continui l’attività educativa di recupero e di reinserimento dei ragazzi di strada.

5 aprile 2001 ­ Castelbolognese (Ra). Gli amici Monica e Giuseppe Sermasi, di ritorno dal Brasile, assieme al Comitato hanno invitato Giuseppe sul tema poliedrico "Nord e Sud del mondo", per fare assieme un’analisi delle contraddizioni che l’economia, nel silenzio della politica di lungo respiro, sta provocando in molte aree della Terra, in particolare in quelle che venivano chiamate paesi in via di sviluppo; che è divenuto il miraggio in cui hanno sprecato molte delle loro risorse.

6 aprile 2001 ­ Vescovana (Pd). La scuola media ha organizzato un incontro su "Adolescenti ed Educatori" coi genitori degli alunni, per affrontare il tema del rapporto educativo, che non può risolversi solo nell’aspetto didattico della trasmissione di un messaggio, ma deve divenire tramite di un vissuto, piccolo se si vuole, ma significativo di valori che si colgono dal vangelo, ma che poi si nutrono in un tessuto sociale attento ai cambiamenti ed ai segni impercettibili dello spirito, che come il vento soffia e non sai donde viene, né dove va; nonostante il satellite meteo, che dall’alto dei cieli scruta e annota.

7 aprile 2001 ­ Pove del Grappa (Vi). A conclusione del corso di socio politica, tutto il gruppo dei partecipanti si ritrova al Monsignore. Sono felice perché utile ed incisivo, nutrito da relatori preparati e dai trenta partecipanti assidui. Li accoglie Sandro con la traversa bianca, scherza con Giuseppe su amici e amici degli amici; tutti si siedono a tavola, si allungano i tavoli e poi le gambe sotto; qualcuno inciampa nelle gambe di qualcuno, qualcuna; passano i piatti di Sandro; si innaffiano di vino; mentre fuori ancora non piove.

12 aprile 2001 ­ Romano d’Ezzelino (Vi). Operai e impiegati della Pulverlac, il giornalino Frammenti di polvere, aderiscono alla campagna I bambini torneranno a giocare. Tra i promotori si segnala Leopoldo che raccolgono la somma corrispondente ad un’adozione.
Anche la ditta Alpetrans concorre alla campagna con un’iniziativa di pubblicità sui camion giganti che attraversano l’Italia. Sarà applicato sulle pareti di alcuni camion il logo di Macondo, una iscrizione che apre la campagna delle adozioni a distanza ed una foto gigante di bimbi che giocano.
Pezzoli (Ro). Alla sera Giuseppe partecipa ai riti del Giovedì Santo ed accompagna la sacra rappresentazione di "Pane e perdono" accompagnando con la parola; ed invitando i presenti ad una partecipazione personale. Le parole che aprono la sacra rappresentazione ricordano gli ultimi momenti del Maestro; ma possono essere anche il testamento per noi: il pane per tutti, se vogliamo avere il perdono di Dio dai fratelli.

13 aprile 2001 — Balsas, Maranhao, Brasile. Nel primo mattino, quando l’erba del campo è ancora bagnata, e si risvegliano gli animali e le piante alla fatica e alla gioia del giorno, si spegne Tonino Lazzarin, che abbiamo conosciuto in Italia nei corsi di portoghese, nelle festose liturgie di Macondo, da cui abbiamo percepito il sentire brasiliano. Una breve, ma inesorabile malattia ha fiaccato la sua forte tempra, lasciando nella solitudine la sua sposa Nelma, e nella tristezza gli amici che sempre hanno collaborato al suo progetto in Brasile. Oltre a Nelma lo ha assistito anche la sorella che lo aveva raggiunto in Brasile nell’insorgere della malattia.
Comacchio (Fe). In casa di Massimo e Sandra, discutendo su ipotesi di luoghi di incontro e di formazione per i ragazzi e gli adolescenti, approfittiamo per assaggiare odori antichi e sapori nuovi.
Alla tavola i bambini guardano trasognati l’uomo con la barba bianca leggermente brizzolata ed capelli lunghi sulle spalle, che conversa coi genitori. Il cronista si perde nella trasparenza del rosé.

20 aprile 2001 ­ San Martino delle Venezze (Ro). Il comune, la biblioteca organizzano un incontro per i genitori sul tema: Parole e silenzi; genitori e figli. Nella saletta semplice ed accogliente parla il relatore Giuseppe Stoppiglia. Nel veloce cambiamento si accendono le utopie; ma si alzano anche le nebbie delle paure; le tecnologie sviluppano le capacità matematiche, ma non sviluppano il rapporto; ai figli i valori non si insegnano, ma si condividono. La terra non la riceviamo in eredità dai padri, ma a prestito dai figli. Diamo speranza ai figli, se vogliamo vedere spuntare la pianta della gioia nella terra degli uomini. Che ancora non è fatta a misura di bimbo, ma è attraversata dalla malinconia, frutto della rapidità (citazione forse impropria di psichiatra illustre dal Corrire della Sera). I presenti hanno partecipato al dibattito con attenzione e con sentimento.
Bassano del Grappa (Vi).
Il gruppo Tonel e altri amici si ritrovano nella chiesa della Trinità per ricordare Tonino Lazzarin che si è spento nel venerdì santo nella lontana Balsas del Maranao; e per essere vicini a Nelma Correia in questo difficile momento della vita.

25 aprile 2001 ­ Correggioverde (Mn). Si riunisce la segreteria di Macondo. Egidio Grande a causa di una caduta da cavallo (la sua ineffabile moto) non poteva essere presente. Gli facciamo tanti auguri. All’ordine del giorno: i campi estivi, di cui avrai già il calendario.
La festa di cui certo tieni ancora la memoria e i suoni. E poi le varie, che predispongono al pranzo; in cucina Luigia, Chiara mescolano gli odori e la materia. C’è chi si abbuffa; chi replica in silenzio. Sulla tavola il vino rosso perla; intenso come il profumo dell’erba. Amabile come lo sguardo di un cervo in corsa. Fresco come la neve che nascondevo dietro l’angolo di casa.

1 maggio 2001 ­ Borgo Paganine (Mo). Le donne del borgo invitano Giuseppe e padre Adriano a conversare dei progetti d’Angola e del Brasile. La conversazione è animata, festevole, provocatoria e giocosa; le donne intervengono, chiedono, discutono, propongono, programmano. E passano tra le mani le piadine calde, e l’affettato e nei calici il vino. I bimbi si rincorrono e le loro grida si confondono con quelle delle rondini del cielo.
La festività del 1° maggio 2001 ci ha dato l’opportunità di mettere i piedi per la prima volta nel comprensorio Todi Marsciano; una manifestazione a carattere interculturale.
La medesima organizzata come festa dei lavoratori prevedeva un quadrangolare di calcio tra aziende e una squadra mista di nord africani che lavorano in zona.
Particolarmente apprezzata la novità dei giocatori extracomunitari e dei loro familiari. Numerosi bimbi hanno meravigliato tutti con i loro visi dolcissimi e colorati. Terminato il torneo un rinfresco ha concluso la splendida giornata con saluti e strette di mano più la promessa che manifestazioni del genere, dove avviene anche la valorizzazione dell’altro, ci siano più spesso.
Arbitravano il torneo arbitri donne.

5 maggio 2001 ­ Arriva Francesco, terzogenito di casa Crosta. Il padre Mario, tra i primi collaboratori di Madrugada, da questo numero ritorna a scrivere sulla nostra rivista: si occuperà della rubrica di economia in pillole, che noi abbiamo chiamato micro e macro, che trovi a pagina 20. Benvenuto Francesco e bentrovato Mario.

«Fin dalla mia prima giovinezza, sono stato affascinato dalla Bibbia. Mi è sempre sembrato e ancora mi sembra che sia la più grande fonte di poesia di ogni tempo. Fin da allora, ho cercato questo riflesso nella vita e nell’Arte. La Bibbia è come una risonanza della natura, e questo segreto ho cercato di trasmetterlo.
Secondo le mie forze, durante tutta la mia vita, sebbene abbia talvolta l’impressione di essere assolutamente un altro; di essere nato, si potrebbe dire, tra cielo e terra; che il mondo sia per me un grande deserto, in cui la mia anima vaga come una fiaccola, ho fatto questi quadri all’unisono con questo sogno lontano […].
Questi quadri, nel mio pensiero, non rappresentano il sogno di un solo popolo, ma quello dell’umanità.
La pittura è solo il riflesso del nostro io interiore, e per questo stesso la maestria del pennello è superata. Non conta affatto. Il colore con le sue linee contiene il vostro carattere e il vostro messaggio.
Se ogni vita va inevitabilmente verso la fine, dobbiamo, durante la nostra, colorarla con i nostri colori di amore e speranza. In quest’amore si trova la logica sociale della vita e l’essenziale di ogni religione. Per me, la perfezione nell’Arte e nella vita è sgorgata da questa fonte biblica. Senza questo spirito, la sola meccanica di logica e di costruttività, nell’Arte nella vita, non porta frutti».
Testo, e immagini di questo numero,
di Marc Chagall da: Chagall,
Messaggio biblico, Jaca Book, Milano 1993.