Madrugada 05

Speciale sui 500 anni dalla scoperta dell’America: la storia, il colonialismo, la scoperta vista da chi l’ha subita, l’esigenza di un cambiamento culturale. Il numero è in formato immagine.

  • L’informazione negata

    1- VAMPIRI IN BAHIAVampiri in Bahia del Brasile. Non del Brasile vero e reale, ma di quel luogo immaginario, quella terra lontana che è sinonimo di esotico, di insolito, di eccentrico che è il Brasile raccontato dai media. Il titolo, infatti: “Dracula torna ad uccidere, panico in Bahia”, e il relativo occhiello: “Un esercito di

  • 500 anni… ricordare e basta!

    I SAGGI E I RIBELLIE’ di moda parlare dei 500 anni dell’America. Scoperta o invasione? Genocidio o evangelizzazione? Mentre alcuni insistono sul fatto della distruzione di popoli e di culture, altri tentano di limitare questi fatti ad eventuali esagerazioni, ricordando opportunamente che erano altri tempi… Per quale motivo allora ricordare gli avvenimenti del passato, perché

  • Rifare la scoperta oggi

    Quinto Centenario: voglia di scoprire l’America. Voglia di ri-creare il fatto umano dell’”incontro”, di rifare oggi la scoperta dell’”altro”, perché lui mi scopra a me stesso. E’ nell’incontro con l’”altro” che la scoperta di Colombo (1492) e di Cabral (1500) chiede di essere verificata “al presente”, rifatta oggi, coniugando la grande storia dei documenti con

  • Meditare per cambiare

    “Quando il bianco è arrivato nella nostra terra, l’indio pensava che era dalla parte di Dio. Infatti il bianco ha tutto, l’indio niente. Ma il bianco è venuto, ed ha rubato le nostre terre. Poi ha portato le malattie, ha insidiato le nostre donne. Gli indios si sono ribellati, ma il bianco li ha massacrati.

  • Il colonialismo è finito

    DA OGGI SI RIPRENDENel 1992 ricorre il 500° anniversario di ciò che secondo alcuni è la scoperta, secondo altri la conquista delle Americhe. Già la discordanza sulla definizione di quanto è avvenuto (scoperta conquista?) ci induce a riflettere sulle diverse possibilità di lettura dell’avvenimento. Tenterò in questa sede di approfondire gli aspetti economici della vicenda.E

  • Il carnevale in Brasile

    Nel secolo XVI sbarcarono qui nella terra del “pau-brasil”(legno-brasile, rosso come la brace) le navi negriere, trasportandomoltitudini, dall’altro lato del mare, dall’Africa. Sono uominiforti, negri e spaventati. Arrivano incatenati nel corpo e nelladignità, sono schiavi. Nelle notti di luna piena suonano i lorostrumenti a percussione in una lunga festa, cantano e ballano ladanza della “saudade”

  • Una bilancia truccata

    QUALE FESTA?Quali motivi avrebbe un Latino-americanoper festeggiare Cristoforo Colombo, l’avventuriero genovese, o PedroCabral, il portoghese furbacchione? Con tutta ragione l’indio atzecain Messico diceva: “Noi vivevamo felici, adorando i nostri deiche ci davano la vita e ci insegnavano a spartire il frutto dellaterra e i pesci del fiume. Siete arrivati voi, che vi sieteimpossessati dell’oro ed

  • 1992-1492 a ritroso per intendere

    UNA FAVOLA PER CAPIRE Ero andato mendicando di uscio in uscio lungo il sentiero del villaggio, quando il tuo occhio dorato apparve in lontananza come un magnifico ragno e mi chiesi chi fosse questo re dei re! Le mie speranze crebbero e pensai che i brutti giorni fossero passati, e rimasi in attesa di doni