Madrugada 26

Oltre alla rubriche fisse si trattano i seguenti argomenti: globalizzazione ovvero la paura del futuro; comunicazione; Marocco; Perù; i garimpeiros.

  • Macondo e dintorni

    27 marzo 1997 ­ Sono tornate le rondini. Giuseppe, Enrico, Gianni si incontrano in quella che ancora sarà, per breve tempo, la sede provvisoria di Macondo per preparare i campi scuola per giovani e ragazze. Siamo al secondo esperimento di formazione; la macchia si allarga dal sud al nord, fino a Lorenzago e Santa Maria

  • Dopo la battaglia. Dopo la guerra

    Nota del traduttore: Mi sono attenuto a una traduzione il più fedele possibile, anche se alcune cose possono certamente essere intese solo in riferimento a dati di costume o di ordine storico­geografico e mitico­artistico. Per figurare in maniera autonoma, una traduzione dovrebbe essere anche creazione e quindi essere fatta da un poeta, o da chi,

  • Garimpeiros, cercatori d’oro

    O l’oro o la vita Per colpa della gravissima situazione economica brasiliana, il numero degli assalti è aumentato in maniera spaventosa nel paese. Quando un assaltatore pianta la pistola alla schiena di qualcuno, lo minaccia: «O la borsa o la vita!». È proprio così, questa situazione sta spingendo più di 150 mila padri di famiglia,

  • Oltre il benessere della rassegnazione. Frantumare l’immagine e scoprire il volto nascosto

    «La rassegnazione non è che un orientamento verso il passato, un impoverimento delle nostre sensazioni e delle nostre idee, come se ciascuna di esse stesse ora tutta intera nel poco che dà, come se l’avvenire si fosse in qualche modo chiuso». [H. Bergson] «La radice non è che speranza, ascesa paziente nel buio, verso il

  • La gorgone

    Sbarcò in una mattina nebbiosa. Il porto brulicava, vera Torre di Babele. I suoi passi lo portavano nei dedali di vie sinistre, attaccate alla pelle del tempo. Arrivato in fondo ad una strettoia, suonò al portone di una casa dalla vetustà muta, con una piccola stretta al cuore. Tra la casa e il visitatore non

  • Perù, un popolo ridotto ad ostaggio

    Un giovane che muore è un futuro che non si compie C’è qualcosa di barbaro nell’utilizzazione di ostaggi, cioè di persone la cui incolumità viene subordinata alla condizione che altri si pieghino a un comportamento imposto dai sequestratori. Qualunque sia la ragione per cui viene compiuta, un’azione del genere deve essere condannata: il sequestro riduce

  • Comunicazione: la scoperta del 2000?

    «Non devi mai piegarti davanti a una risposta». «E perché no?». «Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre». [J. Gaarder, C’è nessuno?] «Comunicare significa mettere in comune segni verbali, non verbali e anche infra e ultra verbali per trasmettere dei messaggi che implichino

  • Gli impoveriti scuoteranno la nostra coscienza

    Caro direttore, durante l’anno di assenza dal Brasile, camminando non solo sulle strade del Veneto, ma anche dell’Italia, per tenere incontri o per parlare in varie radio, ho avuto la possibilità di incontrare molti gruppi e persone che sentono l’importanza di superare l’elemosina e l’assistenzialismo, per aprire la stagione della giustizia. Alcuni miei articoli, apparsi

  • La globalizzazione ovvero la paura del futuro

    Chi va e chi viene nessuno resta Vorrei partire da dei fenomeni che stanno avvenendo a livello mondiale per “planare” sulla condizione di vita di tutti i giorni. Credo infatti che oggi una persona “consapevole” debba compiere scelte di carattere generale ma anche testimoniarle con la propria vita; se non si fanno entrambe, l’efficacia sui

  • Il mistero della morte innocente

    La terra dei bambini crocifissi Marino Benzi, uno scrittore romagnolo residente in Francia, ha scritto un romanzo ispirato ad un evento storico: il sacrificio rituale del Bimbo di Tzacalemel, che i Maya del Chiapas hanno crocifisso nel 1869 per avere un salvatore del loro popolo. La crocifissione di un bambino in età contemporanea, singolarmente paragonabile

  • Scorrendo le pagine di Madrugada

    Caro lettore e cara lettrice,indossa l’abito della festa ed entra nel labirinto di Madrugada, che ti accompagna ai bordi della notte con un abito leggero come vuole l’estate, nuovo come impone l’imprudenza di chi vuole scomparire restando nel cuore.Ma perché riprendere ancora le immagini di bimbi sofferenti, e parlare di violenza quando la strada più