Madrugada 29
Oltre alle rubriche fisse si trattano i seguenti argomenti: giustizia; liberarci dalla violenza; Chiapas; welfare state; libertà; Rio de Janeiro; CEB; la coscienza negra.
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Macondo e dintorni
21 novembre 1997 – Pove del Grappa. Ho ricevuto per vie traverse una nota sulla cronaca del numero 27. Ahimé! È pur vero: Santa Maria di Leuca non è in provincia di Brindisi; ma chiedo umilmente di non sottopormi all’apprendimento di una scienza che ha da sempre travalicato le mie competenze.Padova – Giuseppe Stoppiglia naviga
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La coscienza negra. Scorrendo il diario di dom Pedro Casaldaliga
“L’altro ieri sono rientrato dal Nordeste. Da Alagoas e Pernambuco, ove abbiamo celebrato la settimana della coscienza negra, con la Missa dos Quilombos”.Dom Pedro Casaldaliga è spagnolo. Vescovo di São Félix do Araguaia, una cittadina brasiliana alle porte della foresta amazzonica, sul fime Araguaia. Sono sue le parole che abbiamo citato all’inizio, prese dal diario
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Incontro delle Comunità ecclesiali di base. La festa dell’inclusione
Il grande incontro delle Comunità Ecclesiali di Base, realizzato a São Luìs do Maranhão, dal 15 al 19 luglio 1997, è cominciato con una festa che ha dato la giusta tonalità al 9° Interecclesiale. Sul palco non c’era solamente il vescovo di São Luis per dare il benvenuto a tutti i partecipanti delle tantissime Comunità
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I sogni e le paure
Dormi, dolce Eleonora, mentre i fedeli orsacchiotti sorvegliano il tuo sonno.Dormi, e felice abbracci un sogno.“Dove andrò? Che avventura mi aspetta? Ti tengo stretto, mio sogno, e vengo con te”.Vicino a te, nel bosco dove ora ti trovi, c’è un’ombra.“Chi sei?” – chiede Eleonora. “Dov’è la mamma?”.E subito, senza attendere risposta, corri impaurita.“Cosa mi riservi,
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Tra nostalgia e realtà: resta il filo rosso della vita
“La vida, ese mìnino que es el màximo don de Dios” Tra scali e soste, il viaggio di ritorno durò quasi un giorno. Dietro di me lasciavo tre anni e mezzo di vita, di storia, di contatti, di sofferenze, di gioie, di speranze, Quasi ventiquattro ore di pensieri intensi, ricordi, memoria dell’ultimo sorriso, dell’ultimo ballo,
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Welfare state, Svezia Un modello bello bello… anzi… scomodo
Quando si parla di “stato sociale” e di modelli politici che sostengono il “welfare state” (lo stato del benessere nell’accezione inglese) diventa giocoforza associare questi modelli alla parola comunismo e cercare degli esempi applicativi di welfare state. Si cade in questo modo in un sequenziale errore associativo. Infatti sono veramente pochi i paesi che hanno
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Viva la libertà. Grattando il pachiderma con lo spazzolino delle contraddizioni
Tac! Comincia il suono, la musica… ed il mondo diventa piccolo in due bianche dimensioni davanti a me. Una voce di donna canta di dolcezza e paesaggi irlandesi… o fantastici? “Compito delle Forze Armate è assicurare la difesa della Patria…” E passa tutto con la sola pretesa di apparire reale o forse, meglio, normale… e
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Rio de Janeiro: non solo samba e calcio
Rio è come una donna di prorompente bellezza: innamorarsi è naturale, sposarla è impossibile.Nessuna città al mondo è così irta di contraddizioni e di inganni, così pronta a tradire lo straniero dopo averlo meravigliato. È una città dalle tinte forti e pesanti, quasi asfissiante nel suo calore umano, invivibile nella sua quotidiana baraonda, affascinante nella
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En esta Navidad nacio un niño muerto
[Pubblichiamo questo fax di Fulvia Callegaro, giunto a Macondo nella serata del 26 dicembre 1997. Non posso, non possiamo star zitti. Almeno piangiamo assieme.Non consolatemi, per carità.Diffondete a tutti gli amici di Macondo e non, questo messaggio: dobbiamo condividere, sentire sulla nostra carne la ferita.Giuseppe Stoppiglia]Il nostro Natale a S. Cristóbal è stato triste, tracciato
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Possono tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera
“Crescere in silenzio, gli uni accanto agli altri,come fili d’erba:dalla terra tesi verso il cielo irraggiungibile;senza che il verde sappia di essere solo un riflesso della luce;senza sapere che senso abbia essere parte del prato,se non per la bellezza della sua distesaquando è piena di sole;e per la speranza che ogni filo d’erba tessa la
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Ci sono punti d’appoggio? Per liberarci dalla violenza
Nel camposcuola di Macondo a Lorenzago di Cadore abbiamo parlato delle violenze strutturali che oggi torturano il mondo. Al termine, cercavamo di rispondere al Che fare?. Già molti oggi agiscono in silenzio a sostegno delle vittime, per la loro liberazione. Le analisi sono necessarie all’azione, ma se si fermano alla denuncia, rischiano di restare un
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Quando la giustizia diventa progetto politico
La concretizzazione di una solidarietà generica Una recente inchiesta del quotidiano Avvenire ha stabilito che del 27,5% degli italiani che almeno una volta la settimana frequentano i sacramenti e dunque potrebbero essere definiti con il titolo generico di praticanti, quasi il 30% dichiara di non recarsi a votare o di votare scheda bianca.In questa assenza
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Scorrendo le pagine di Madrugada
Caro lettore e cara lettrice,arriva il tepore della primavera. C’è foschia nell’aria; e si vedono le montagne spuntare oltre i comignoli di fumo. Corre la macchina sull’asfalto bruno che si appanna. Corre verso la montagna, verso il Cermis.E sorpassa l’auto verde con qualche fluorescenza e marcescenza di Sergio Tanzarella che ci invita a fare politica
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Encontro do Rio de Janeiro de 5 e 6 de dezembro de 1997
Na casa do Rio Maria acolheu o grupo de Macondo no Brasil. Os preparativos foram atenciosos, com arrumaìção de mesas, disponibilidade de motoristas de táxi, cozinheiros e garìçons uniformizados. E o calor do verão no coraìção. Dava para sentir.Foi um encontro histórico: com essas palavras poderia comeìçar também um livro de história. Ma o encontro
