Madrugada 33
Oltre alle rubriche fisse si trattano i seguenti argomenti: interculturalità; Africa; narrativa dell’Africa subsahariana; Cile.
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Macondo e dintorni
5 novembre 1998 – San Zeno di Cassola (Vi). Si inaugura l’anno accademico della Fondazione “Etica ed Economia”. Accanto all’attività accademica è interessante la proposta che il direttore Tullio Chiminazzo conduce: quello di dare una professionalità imprenditoriale a giovani e ragazze provenienti dall’Africa, dall’Europa dell’Est, e dall’Italia meridionale; di offrire loro l’opportunità di aprire un’attività
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Frammenti d’Africa
Frammenti di carta, coriandoli di vento, frammenti d’Africa. Un ragazzo si ferma a guardare l’isola del cinghiale, l’occhio della notte; il sogno di un bimbo. Che quando si risveglia raccoglie le sue reti sulla sponde del grande oceano. Allarga le braccia ed il suo pesce è già sul tavolo del grande mercato; piccolo cesto che
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Il fascino discreto dei significati originari. Nel deserto l’incanto di orme perdute
“Nell’ebraismo ciò che importanon è come sia Dio,ma come sia l’uomo”.[M. Horkheimer] L’erranza a destinoe la solitudine a dimoraLa caduta delle certezze mi ha aperto alla vita nello spaesamento, la sofferenza mi ha mosso alla viandanza e alla ricerca, ma ora è l’avventura del deserto, di quel diradare che si fa orizzonte, che mi dispone
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De André e le zone d’ombra
Prima di tutto, prima di tutti, Fabrizio De André. Con lui, l’hanno scritto in tanti e dappertutto, se ne va molto più di un cantautore, ma un Poeta, un Grande Artista (con tutte le maiuscole d’obbligo). È stato – anche questo è stato scritto e riscritto nei necrologi, detto e ridetto nelle testimonianze di amici
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La narrativa dell’Africa subsahariana
In un romanzo uscito in Italia nel 1996, opera prima di una giovane scrittrice dello Zimbabwe, I. Nozipo Mararire, intitolato Zenzele. Lettera per mia figlia, edito da Mondadori, Zenzele che si appresta a partire per gli Stati Uniti per i suoi studi chiede tutta eccitata ai suoi genitori notizie sul paese in cui andrà a
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Un passo avanti in direzione della giustizia
“Il giogo che pesava sul popolo dei poverie la sbarra sulle sue spalle,il bastone del suo aguzzinotu hai spezzato…Perché ogni calzatura di soldato nella mischiae ogni mantello macchiato di sanguesarà bruciato,sarà esca del fuoco”.[Isaia 9,3-4] All’angolo del Paseo Ahumada il piccolo corteo si arresta. Sono le 13, l’ora in cui gli uffici del centro di
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“Amistad” di Steven Spielberg
Un grande film, di un grande regista, da rivedere, da studiare. Per risalire alle origini della schiavitù africana in America, per riscoprire le radici dello sfruttamento. Una storia vera: un processo ad un gruppo di africani che si sono ammutinati sulla nave (l’Amistad) che li conduceva schiavi verso Cuba e gli Stati Uniti. Il processo
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Lo choc delle parole, il peso del passato
È una fine secolo tumultuosa per l’Africa. Convulsioni, violenze e cambi di regime si succedono. Dal nord al sud del continente si installa un nuovo ordine. Molte questioni vengono rimesse in discussione. Gli Stati Uniti vogliono accelerare questo movimento di ricomposizione, facendo appello ad una visione nuova in Africa e sull’Africa. Ma il peso del
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Oriente express. Dal treno in corsa
In treno, 16 dicembre 1998 Ho appena assistito ad una scena di “razzismo latente quotidiano”. No, i protagonisti non erano bande avverse di gioventù metropolitana emarginata (come direbbero gli esperti), ma da una parte due signori arabi (forse marocchini, comunque maghreb) dall’altra un “distinto” signore di quel Veneto bene che tanto tiene represso dietro l’immagine
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Un muro in affitto
Non è facile affrontare questo argomento e riuscire ad esprimere pensieri non banali né scontati, pensieri indenni dalla presunzione “dell’aver capito”; tanto meno è facile farlo in questi giorni di polemica durissima, e a volte strumentale, sugli immigrati. Nel nostro ufficio Anolf di Parma, l’Africa passa, chiede, attende, a volte s’arrabbia. Sono uomini e tante
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Che nome dare al presente?
“La fortuna aiuta i pazzi,la saggezza rende riservati i sapienti”.[Erasmo da Rotterdam] “Per ogni povero che impallidisce di fame,c’è un ricco che trema di paura”.[Louis Blanc] Può accadere, viaggiando in treno sulle linee interregionali (almeno qui nel Nord-Est) di incontrare quei gruppi di donne africane che si spostano ogni giorno. È facile e direi molto
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Cinquecento anni fa
500 anni fa i miei nonni avevano una colomba così bella e allegra che tutte le mattine cantava per loro e con il suo canto felice li faceva sorrider come una nuvola bianca era la colomba e senza nessun paura lei tornava al suo nido ma qualcuno arrivò e le sparò sanguinando volò sanguinando volò
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Africa assente, Africa silenziosa
L’idea di considerare l’Africa come il “continente assente” è radicata da secoli in Occidente. “Terra incognita”, il territorio dell’”Hic Sunt Leones”, il “cuore di tenebra” sono altrettante espressioni che tendono a designare un oggetto oscuro, a tratti misterioso, ma comunque affascinante e minaccioso. Tanti si sono esercitati, nel passato remoto e recente, nell’esercizio mentale tutto
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Le geometriche città invisibili
Caro lettore e cara lettrice, se cercavi il grande safari sono cucuzzi amari, ma se cercavi Africa e mi paghi il biglietto ci possiamo incamminare, che ti accompagno nel monografico, che non è monocolo a due dimensioni, ma la voglia di capire un continente che la Borsa vuole assente.Jean Leonard Touadi giornalista di Rai Tre
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Interculturalità minima
Interculturalità è certamente uno dei motivi ispiratori, degli spunti originari di “Madrugada”, una vocazione in cui essa si riconosce. Interculturalità in senso proprio è ricerca di dialogo tra culture diverse: dialogo necessario, fecondo, straordinariamente umano ma proprio per questo difficile, perché le culture diversificano le persone legandole a tradizioni, gruppi umani, popoli, razze, religioni diverse.
