Madrugada 38
Oltre alle rubriche fisse si trattano i seguenti argomenti: tema centrale del numero è il silenzio e l’interiorità; etica del confronto; itinerari.
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Silenzio fuori ordinanza
Caro lettore e cara lettrice, forse abbiamo tentato un’impresa difficile: scrivere sul silenzio e l’interiorità; e gli amici si sono cimentati con coraggio. Io accompagno i gesti del nonno nelle sue passeggiate con il nipote, cui affida “I pensieri” che Demarchi trascrive e riporta per “Salvaguardare l’umano”. Dentro il guscio trovo mille voci che richiamano
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Salvaguardare l’”umano”
Ricordo le passeggiate col nonno, alla scoperta del mondo favoloso dei dintorni del mio paese. Orti, campi, piccoli canali, fossi, mormorio d’acque tra il verde di prode erbose, cespugli, piante… ma di quelle passeggiate ricordo soprattutto il silenzio del nonno. Era un silenzio che faceva stranamente eco al silenzio stesso della natura, pervaso di voci
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Silenzio e interiorità
Armonia di contrari Esistono molteplici accezioni del termine silenzio: c’è il silenzio sterile e stanco di chi ha parlato troppo, accanto al silenzio forzato di chi non può parlare perché non ne ha la facoltà (i muti) o perché ne è impedito dall’autorità (i dissidenti); c’è il silenzio rassegnato della vittima che ha rinunciato alla
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A fondamento della vita interiore
L’espressione “vita interiore”, anche se assai di moda, mi pare molto vaga e riduttiva. Preferisco parlare di “vita spirituale”. L’interiorità è una semplice componente della psiche umana, che si manifesta attraverso scelte esistenziali e filosofiche, tutte costruite sul raziocinio umano. C’è l’adeguamento ad una forma mentis che non porta all’universalità e spesso sbocca nel settarismo
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La politica interprete di un destino comune
«… Ogni forte manifestazione di potenza esteriore,sia di carattere politico che di carattere religioso [produce]…una privazione dell’indipendenza interiore dell’uomo,sopraffatto dall’impressione che su di lui esercitala manifestazione della potenza, tanto da farglirinunciare – più o meno consapevolmente –alla ricerca di un comportamento suo proprio verso le situazioniesistenziali che gli si presentano».[Dietrich BonhoefferDieci anni dopo, Natale 1942]
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Ombre gialle
La memoria delle tragedie 1. Leggendo sui giornali italiani i commenti al 25.mo anniversario della vittoria vietnamita nella guerra di liberazione, mi sono tornate alla mente alcune immagini e alcuni libri.Le immagini sono quelle dei cimiteri che costellano le regioni del Nord: tombe vuote, “virtuali”: dopo il conflitto, il poverissimo Vietnam non ha potuto affrontare
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Viviamo come plebe sugli spalti del circo
La morte abita altrove «- c’è un tempoper scagliare le pietree c’è un tempoper raccogliere le pietre-».[Qohelet 3,5] «Quando ti ritrovi solo in mezzoa tanta gente, cerca un po’ di silenzionella tua quiete profonda.Vedrai la tua pienezza interioreriempirsi della compagnia di te stesso,perché di colpo ti troverai colmo di culturae di storia gialla, nera e
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Il Dio dei poveri viaggia in autobus
Capire un popolo e un paese dai viaggi in autobus è quantomeno curioso e originale. In Brasile è possibile, se ci si arma soprattutto di una grande pazienza e ci si dispone a osservare ogni aspetto, anche il più trascurabile, con gli occhi di un bimbo che si meraviglia e si sorprende davanti a ogni
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Risvegli d’assenza
Stare al greve dono dei desideri «La terra ha desideriod’altezza, di cielo».[Erri De Luca] Esilio Ho abitato deserti, luoghi d’appello e d’invocazione. Ho dato parole goffe a scampoli di una viandanza troppo spesso costretta a impreviste battute d’arresto. Ho dato una flebile voce a solitudini e dolori abituati mio malgrado all’erranza fatta destino. Ho atteso
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I passi leggeri del cammino interiore del viandante
Il viandante ci dona l’immagine del viaggio che abbiamo compiuto negli ultimi dieci anni, che hanno visto la crescita “triste” di un popolo che, per dedicarsi ad ingrassare il vitello d’oro, che è transeunte, ha dimenticato l’essere eterno divino che è in lui. Per questo oggi è triste e depresso. Non solo. È aggressivo perché
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Il sogno nasce dal reale
Dove vi avevo lasciato l’ultima volta? Sì ecco: in caneva, in cantina. Col Mario. E la Rita. Ve l’avevo presentata la Rita? Non importa: si presenta da sola. È la moglie del Mario. Vi avevo condotto nel sepolcro-caneva, tra prosecchi e disillusioni, ma è ora di risorgere. Come? Armandosi di sfiondra (fionda), ovvio. Miei due
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Il rumore dell’erba
Uso molto la macchina, ma non ho l’autoradio. L’avevo una volta e, distratto come sono, nel cambiare cassetta nel mangianastri, mi sono trovato con le ruote all’aria.Da allora, pur amando i suoni e le voci, in macchina sono in compagnia del silenzio. E mi trovo molto bene così. Come mio padre, che l’autoradio non l’ha
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Cronaca dalla sede nazionale
9 febbraio 2000 – Venezia. Giuseppe e Tullio Chiminazzo ritornano dal Brasile; hanno incontrato molte persone, per avviare un rapporto di lavoro e di formazione. Il progetto di avviare una mentalità ed un’attività imprenditoriale assieme ai brasiliani là dove e come sia possibile. L’anima è Tullio, con la Scuola di Etica ed Economia; Giuseppe l’ha
