Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

25 luglio 2014 – Bologna. Le previsioni di freddo e pioggia hanno fatto slittare la festa annuale dell’Associazione Macondo Suoni di Sogni che quest’anno si è tinta di spiritualità oltre che di arte e musica. Hanno portato il loro contributo l’artista di strada Braccialunghe, che ha regalato ai bambini presenti sogni dentro le grandi bolle di sapone, Light Soulja, profeta del raggae dalla Costa d’Avorio che, con la sua positività contagiosa e i messaggi di pace trasformati in musica, ha fatto ballare grandi e piccini.
Sono seguiti interventi e testimonianze di chi ha scelto stili di vita alternativi alla nostra frenetica società, intervallati dalla piacevole performance del gruppo di danzatrici del ventre Jamileh, e tanti altri musicisti, che hanno offerto la loro musica varia nei toni e nei ritmi, il tutto accompagnato da buon cibo naturale a chilometri zero offerto al pubblico.
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7 agosto 2014 – Cittadella (Pd). Funerale di don Ernesto Martignon, direttore del Centro de Foucault, cultore della parola di Dio. Alto, imponente, umile e generoso, partecipava alla santa messa durante i convegni di Macondo. E il nostro presidente ogni anno a primavera partecipava alla Sequela, affrontando ogni volta un argomento di spiritualità quotidiana. La sua attività extra parrocchiale, ma comunitaria, era rivolta a tutti gli interessati allo studio della parola di Dio e alla contemplazione nella vita quotidiana, secondo la spiritualità di Carlo de Foucault. Per il funerale la chiesa era gremita, concelebrava assieme a trenta sacerdoti il vescovo emerito di Chioggia, Alfredo Magarotto. L’omelia semplice ha tracciato il percorso pastorale di don Ernesto.
Alcuni laici hanno ricordato la sua opera alla Fondazione Centro de Foucault. La giornata era calda, come si deve ad agosto. Don Ernesto è stato al fronte greco nel 1941, medaglia di bronzo.
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9 agosto 2014 – Piangrande, Valstagna (Vi). Serata musicale al chiaro di luna, organizzata da Macondo in collaborazione con Macondo Suoni di Sogni. Con il passa parola, sui fili del telefono, nell’aria estiva, per posta elettronica, cinquanta persone si incontrano sulla strada che da Valstagna porta a Foza. E si fermano al tornante 17, Osteria Piangrande. C’è la luna e Macondo e dintorni Cronaca dalla sede nazionale la serata è tiepida. Fabio e Luisa hanno preparato i tavoli sulla terrazza e dentro la grotta. Al pianoforte Matteo e la voce di Lisa. Si aggiunge il violino di Erica. Parole e musica. La voce calda di Lisa, squillante, che ti prende la fantasia e il cuore. Le parole di Matteo e Giuseppe raccontano percorsi passati e presenti. Un bimbo tiene tra le mani una stella origami, l’apre e racconta i simboli. Fotoreporter scattano foto al buio, in controluce lunare. Passano i piatti e le portate, si mangia in silenzio, confabulando con il vicino, la vicina. La notte corre rapita verso madrugada, ma non è ancora l’alba e si scende giù verso la Brenta, dopo aver pagato il conto, sull’ali dell’ultima canzone, sotto la stella origami di Piero. Buona notte.
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13 agosto 2014 – Castello Tesino (Tn). Visita e intervista di Andrea Pase; con lui la figlia Chiara, che è appena rientrata da un lungo viaggio, ma ha voluto ugualmente partecipare a questa visita, rivedere Giuseppe e la montagna. E stare assieme al papà.
Lunga intervista, aperta e libera, che copre le vicende della vita e dintorni, dal seminario al sindacato, dalla vita in parrocchia al reparto meccanica di Bologna, ai viaggi di lavoro in Italia, fino all’attività sociale in Brasile e America latina e Africa. Adesso il compito per Andrea è di raccogliere le parole in libertà e costruire una storia.
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17-24 agosto 2014 – Denai di Magasa (Bs). Anche per quest’anno è stato realizzato e promosso da Macondo Suoni di Sogni e da Macondo il campo educativo-formativo rivolto agli adolescenti tra i dodici e i ventidue anni, considerando che alcune vecchie reclute dei campi scorsi hanno fortemente desiderato essere presenti nonostante l’età. Tanti i ragazzi quest’anno, molti dal Veneto e da Bologna, entusiasti, nonostante il tempo invernale che ha regalato pochi momenti di sole; tante le attività, dalla capoeira allo yoga, dai laboratori alimentari al role playing del pregiudizio sulle donne e poi il coro catartico, che raccoglie tutte le voci dei giovani, fuse in un inedito brano eseguito intorno al falò dell’ultima sera. Dopo l’escursione al lago di Idro siamo rientrati nelle nostre case, lasciando fili immaginari che uniscono luoghi, scuole, camere, famiglie diverse. La tecnologia arriva dopo le relazioni faccia a faccia e, a oggi, dopo quasi tre mesi dalla fine del campo, è attivo e scalpitante su whatsapp, il gruppo Macondo Thinking Island creato dai ragazzi (l’isola dei pensanti di Macondo, appunto) dove quotidianamente i partecipanti si ritrovano, si confrontano e promettono di vedersi presto.
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30-31 agosto 2014 – Crespano del Grappa (Tv). Centro studi don Paolo Chiavacci. Convegno per adulti e famiglie: «Dio viene se lo lasciamo entrare». Alcuni sono arrivati sul monte la sera del venerdì e hanno preso posto nelle camere. Il Centro Chiavacci tiene il planetario per le scuole del circondario e ha riprodotto il sistema solare sotto le finestre dell’alloggio.
Al mattino del sabato sono arrivati gli ospiti tutti, più di cento, la carica dei cento. Non tutti giovani. Non tutti anziani. Gente che cammina, viandanti, alla ricerca dell’altro, non della pietra filosofale, che se poi l’altro tiene la pietra ci si può anche giocare una birra.
Apre i lavori il presidente Giuseppe Stoppiglia che raccomanda di non confondere la spiritualità con la religione; la spiritualità è la dimensione profonda della relazione e dà senso al tempo che si riempie di futuro; abbiamo bisogno di spiritualità; per questo all’altro si ha da dare ascolto e un tempo senza limite.
Segue Daniele Referza, discepolo di Roberto Mancini, che oggi non può essere tra di noi per motivi di salute.
Si presenta come padre di una bimba di nome Maria. Poi entra in argomento: se la verità è un concetto, allora ci serve per definire la vita e imbriglia le azioni che compiamo. Se invece come dice Marì­a Zambrano, la verità è una nascita, è il nostro nascere, che prende forma nel tempo, allora il nostro ompito è vivere il presente non per tirare a campare, ma sapendo che qui adesso, sta il futuro, sta già qui la vita eterna, fin da adesso, e per questo opera in noi uno sguardo nuovo di speranza.
Nel pomeriggio padre Felice Scalia affronta il tema: Dio parla dopo aver ascoltato l’uomo. E prosegue: non c’è un destino malvagio che si abbatte su di noi perché Dio lo vuole. Gli uomini sono con noi quando noi ascoltiamo la parola di Dio, dopo aver ascoltato la parola degli uomini. Da qui sorge la domanda, cruciale: la Chiesa deve ascoltare l’uomo a partire dalla dottrina e dalla disciplina, o invece costruire la dottrina a partire dalle reali esigenze dell’uomo? Padre Arnaldo si presenta: userò un linguaggio narrativo. Ho sempre avuto incarichi che mi mettono a contatto con le persone. La mia è l’avventura di un povero cristiano. Sono stato in Cina, passato in Brasile alla scoperta dei senza terra, che sono anche senza nome. Vale anche per loro la proposta di comunicare tra loro e raccontarsi, per sentirsi ed essere riconosciuti. L’intervento ha colpito l’assemblea perché ci siamo trovati davanti a un missionario che ama gli uomini e le loro storie, si lascia coinvolgere dai loro grattacapi e mette da parte la sua rubrica pastorale con «l’elenco dei convertiti».
Margherita e Gianluigi hanno sostituito il cliché delle conferenze, senza disperdere l’attenzione e l’empatia di un pubblico in attesa, che è rimasto fermo fino alla fine, nonostante o proprio perché molte erano le sollecitazioni che venivano da quel banco massiccio, scuro. Margherita e Gianluigi hanno raccolto e racchiuso il dramma del male dentro la cella di una prigione e così s’è fatta più densa, martellante, la richiesta di senso al potere anarchico che penetra ogni ambito di vita, ogni sospiro d’amore, ogni canto di protesta.
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4 settembre 2014 – Cittadella (Pd).
È già l’imbrunire, parcheggiamo sulla sinistra, e incontriamo lo staff del Centro de Foucault, prima della messa, per ragionare e capire cosa fare per mantenere fede all’eredità di don Ernesto, soprattutto nell’ambito della formazione e dello studio della parola.
Si ragiona anche per l’autonomia del centro e sull’organizzazione dell’anno in corso; segue la santa messa di trigesimo in memoria e suffragio di don Ernesto. Nell’omelia i sacerdoti raccomandano la fedeltà al messaggio del sacerdote, che è fedeltà alla buona novella di Gesù e insieme rammentano alcuni tratti della sua vita.
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6 settembre 2014 – Guastalla (Mn).
Oratorio di san Giorgio, matrimonio di Emanuele Scansani (italiano) e Yang Xu (cinese), nell’antica chiesa romanica del secolo IX. Siamo viandanti, si è aperta la via della seta. Forse.
Nella chiesetta, unica delle chiese del circondario risparmiata dal terremoto, entrano gli sposi Emanuele e Xu. Ci sono la madre dello sposo, i genitori della sposa e gli zii. Il padre fa un saluto in cinese. Anche la sposa recita una poesia in cinese e affida alla sua lingua il consenso di unione matrimoniale con Emanuele. Il sacerdote che accompagna il rito, testimone fedele della Chiesa, invita gli astanti a parlare e dire di questo evento di fedeltà e amore, che rinsalda la speranza di un mondo in divenire. Nella penombra, una ragazza canta accompagnata alla tastiera dall’organista.
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7 settembre 2014 – Nervesa della Battaglia (Tv). Presso la sala pluriuso della parrocchia, nella ricorrenza del 25° anniversario, l’Associazione Anteas lancia la parola d’ordine Da radici forti e antiche, una proposta di solidarietà.
Prima il saluto delle autorità civili e religiose, poi la relazione della presidenza sui 25 anni di attività; adesso prende la parola Giuseppe Stoppiglia sul tema: Se vuoi che il mondo si apra a te, apri prima la tua mano, che non significa fare delle azioni buone che sollevino la nostra coscienza. Comporta invece il sentire la pena dell’altro, condividerla e sapere quale sia l’azione e il comportamento da tenere per fare vera solidarietà. Poi siamo passati nel capannone, per la pausa caffè, le attività ludiche e lo spettacolo.
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10 settembre 2014 – Peschici (Fg).
Campo scuola della Fim-Cisl giovanile. Il sindacato nuovo si rifonda con le nuove generazioni, sottolinea Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl avviando il campo nazionale cui partecipano più di novanta ragazze e ragazzi, responsabili sindacali unitari delle fabbriche di tutt’Italia. Partecipa Giuseppe Stoppiglia sul tema: Diventare protagonisti. Per questo non basta difendere le conquiste, è necessario creare spazi nuovi di intelligenza e di azione. Il mondo non è fatto di atomi, ma è fatto di storie. Riscoprire la relazione e la dignità dell’uomo è il preambolo della spiritualità e se ne nutre, per non lasciarsi seppellire vivi.
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17 settembre 2014 – Pove del Grappa (Vi). Incontro con il vescovo Virgilio Pante, originario di Lamon, missionario in Kenya, vescovo di Maralal, che è accompagnato da Galdino Cagnin che ogni anno, assieme alla moglie Lucia, visita la sua diocesi e porta aiuti. Maralal è terra di pastori, popolo dei Masai, dei Sumburu, gente forte.
Il vescovo, da sempre missionario in quelle terre, è un uomo semplice, ma determinato, che sa vivere la cultura della sua gente, e insieme mantiene il legame con la terra d’origine.
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18 settembre 2014 – Bassano del Grappa (Vi). Sala Auditorium Istituto Graziani. Incontro con Luigi Zoja sul tema Le utopie minimaliste. Lentamente la sala si riempie. Prima gli avamposti, poi dietro quelli che non hanno trovato la porta d’accesso. Due parole di presentazione dai vegliardi che siedono al tavolo della presidenza.
Poi la parola al relatore, che apre sul capitolo dell’economia: il degrado, lo sfasamento, la rivincita della rendita, la sconfitta del salario, non richiamano le folle del ’68. Si gridò allora contro il capitale e contro l’autorità e forse si stava meglio, oggi silenzio.
Eppure anche con le utopie con le ali basse si possono raggiungere traguardi considerevoli, con determinazione e responsabilità. Mani si alzano per chiedere, interpretare, aggiungere. Il relatore risponde, attende, contesta, ripropone.
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20 settembre 2014 – Treviso. Decimo Meeting provinciale del volontariato all’auditorium della provincia di Treviso, con Moni Ovadia e Giuseppe Stoppiglia. Tema dell’incontro: il viaggio.
Per chi arriva la prima volta, la sede è un labirinto. Butto l’occhio nella sala, è già gremita, una voce mi chiama, mi sottraggo. Mi apposto in cima.
Ascolto i saluti delle autorità. Poi la presentatrice dà la parola ai due relatori, pronti sulla pedana, sul viaggio, metafora della vita dell’uomo. Moni Ovadia introduce il viaggio di Ulisse, condannato al viaggio dagli dei; ma questo gli fa scoprire il mondo e conoscere sé stesso. È nell’incontro con l’altro che noi scopriamo il nostro vero essere. Il volontariato quindi è un passo verso noi stessi, nel punto di incontro e solidarietà con l’altro. Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta. Giuseppe Stoppiglia prende la parola e racconta alcuni episodi della sua vita e dell’incontro con terre lontane e uomini che gli hanno aperto strade nuove, fuori dell’ambito angusto di un’educazione religiosa fatta di regole e nell’impatto di relazioni impreviste, che richiedono responsabilità e ascolto.
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27 settembre 2014 – Ferrara. Redazione di Madrugada. All’ordine del giorno: Sarajevo. Si chiariscono i termini, si aggiornano i dati. Si reimposta lo schema e si concede il via libera alla realizzazione del monografico. Secondo tema: la scuola di Mario Lodi: i nomi, i contenuti, i tempi.
Giovanni Realdi si prende a carico la realizzazione. Terzo: il numero cento di Madrugada è in arrivo. Nel 2015 raggiungiamo il traguardo e dunque un numero speciale sulla… speranza, senza cadere nella banalità. Si concedono errori di sintassi: io speriamo che me la cavo, ma niente cadute di tono. Alcuni rientrano a casa prima di cena.
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27 settembre 2014 – Schiavon (Vi).
Matrimonio di Erika e Luca. Celebra Giuseppe Stoppiglia. Il rito è informale, coinvolge le persone, alcune stanno e contemplano, altre chiedono spiegazioni, altre confrontano la tradizione con il nuovo rito. Gli sposi sono felici e distratti, come sempre. Chiedono ai presenti se sono contenti e a loro agio. Le risposte sono benevole, come sempre. Poi su tutto si alza il grido tra i battimani di viva gli sposi.
Bassano del Grappa (Vi). Alla sera al teatro Remondini, festa decennale del coro «Note in Blu». Un repertorio vasto, maestoso, allegro, piano, con moto variabile rallegra i presenti, che applaudono al coro che in questi anni si è formato ed è cresciuto nel territorio e fuori. Alla serata di gala partecipa anche il nostro presidente, in rappresentanza di Macondo che tante volte ha goduto della presenza del loro canto nelle feste annuali di primavera. Battimani e fischi di gioia dal loggione carico di fans. Poi per una tosse stizzosa il nostro presidente ha dovuto lasciare la sala prima che la maschera, puntandogli la pila sugli occhi, gli offrisse una mentina.
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28 settembre 2014 – Valle San Floriano di Marostica (Vi). Marcia dei Meninos de Rua numero 14. Si dà il caso che anche quest’anno la giornata sia serena, luminosa. Si contano al tavolo le iscrizioni, tremila e seicento.
In Valle sono arrivate le famiglie coi loro bambini, alcuni sono neonati, ma non hanno voluto fallire l’incontro. Ci sono le nonne, i padri con i passeggini. Marsupi, zaini, facce contente, volti radiosi. Nella sala del tunnel si fanno i panini a manetta. Sulla piattaforma del campo sportivo si accalca la folla dei podisti dilettanti a raccogliere le forze e il sollievo dalle fatiche.
Dal palco lo speaker ricorda i giorni gloriosi della marcia, le elargizioni, i grandi numeri, i personaggi. Poi il presidente di Macondo distribuisce i doni ai gruppi, le raccomandazioni e gli abbracci. Il paesaggio e l’ambiente gioiscono, cantano gli alberi e l’erba pesta non piange. Oggi è festa grande.
Viene sottolineato l’obiettivo dell’evento, l’infanzia abbandonata, la salvaguardia del territorio, dell’ambiente, dell’aria e dell’acqua.
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3 ottobre 2014 – Roma. Sala del refettorio, Biblioteca della Camera dei Deputati. Presentazione del libro autobiografico di Pietro Barcellona: Sottopelle. Intervengono Mario Tronti, Anna Finocchiaro, Giuseppe Cotturri e Mario Bertin, coordina Stefano Anastasia. Luce soffusa in sala, si ritrovano parenti e amici, saluti, abbracci, voci piane, brusio. Ogni relatore ricorda un episodio, una frase, un accenno, momenti lieti e tempi difficili, memorie, la letteratura ampia e multiforme di Pietro. Qualcuno interviene dalla platea e ricorda l’arte di Barcellona.
Incontro intenso e commovente e su tutti aleggiava lo sguardo sereno e generoso di Pietro.
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5 ottobre 2014 – Pove del Grappa (Vi). Segreteria di Macondo in preparazione dell’assemblea generale per il rinnovo delle cariche. Manca solo Samuele, rimasto a casa vicino a Matilde che ha dato alla luce Gioele. Si discute dei programmi futuri, si fanno nuove proposte per la segreteria e per la presidenza. Il nostro presidente ha deciso per le dimissioni. Fissiamo la data dell’assemblea generale per il rinnovo delle cariche a fine novembre.
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18 ottobre 2014 – Pove del Grappa (Vi). Visita ad limina di Francesco Monini che inizia una serie di incontri con il presidente di Macondo, in momenti e luoghi diversi, tra mare e monti, nel profondo inverno e nella lucente primavera e qui ora nel tiepido autunno che non muta, per raccogliere memorie, pensieri, aneddoti e immagini.
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21 ottobre 2014 – Pove del Grappa (Vi). Incontro con Matteo Chiglione che proviene da una lunga esperienza in Guinea Bissau e prima in Brasile; lunga conversazione a ripercorrere storie e rivedere luoghi comuni ed esperienze nuove. Abbiamo bevuto assieme the e biscotti. Poi è partito assieme a un amico sotto le stelle, che luccicavano dentro un cielo limpido senza luna.

Gaetano Farinelli ha collaborato Lisa Frassi