Volontariato, opzione per il cambiamento sociale

di Comitato di Redazione

Scorrendo le pagine di Madrugada

All’inizio c’era il caos, poi Dio irradiò la luce nell’oscurità e plasmò il sole di spalle e in controluce la Terra che era opaca e ci fu la prima eclissi, la luna sorrise e si irradiò di luce convessa.
Al chiar di luna riesco a leggere il controcorrente di Giuseppe Stoppiglia che recita Siamo un popolo privatizzato? Alle fonti di una cultura individuale, che analizza il perché di comportamenti sociali e richiama a una nuova morale.
Intanto si fa giorno e sul monografico dedicato al volontariato, leggo Marco Cantarelli: Volontariato.
Una verifica in controluce, che a partire dalla Carta dei Valori illustra le caratteristiche fondanti del volontariato.
All’ora del caffè leggo Giorgia Previdoli in La concezione modesta del dono, che considera il volontariato espressione di libertà che arricchisce le relazioni, ne vede il pericolo nella possibilità di dipendenza reciproca tra destinatario e operatore sociale ed è per questo che qualcuno considera l’attività di volontariato in termini critici.
Prima del giornale leggo con interesse Ennio Ripamonti che ne Il volontariato: soggetto politico o strumento suppletorio?, dopo aver bonariamente ironizzato con il committente, elenca le varie tipologie di volontariato, espressione di cittadinanza attiva.
Lascio gli scrittori del monografico in serena conversazione e apro sulle Scritture a confronto, ma che qualcuno non le pensi in competizione tra loro, che così non è: si soffermano, in questo numero, sul premio.
Yarona scrive che se è connaturale all’uomo compiere un’azione in funzione di una ricompensa, a un livello superiore cessa la necessità di un riconoscimento esterno.
Hamza Roberto Piccardo dallo scrigno del Corano raccoglie questo segreto.
Don Carlo Broccardo nei vangeli legge che se pur la ricompensa non è proporzionale alla fatica, è però Dio stesso, la sua parola.
A mezzogiorno fumano in tavola la carne e le verdure ai ferri e sono già alle rubriche.
Riprende esodi (ci mancava!) di Mario Bertin, con un personaggio importante nel campo dell’arte, scomparso nel mese di luglio, nel grande caldo di Roma, figura di prestigio e di grande umanità: Ugo Attardi, artista corsaro.
Fulvio Cortese anticipa un tema che affronteremo nel prossimo numero in Le funzioni della pena.
Retribuzione, rieducazione o riparazione? che nasce spontaneo sull’onda d’urto dell’indulto e dalla letteratura dei giuristi competenti.
Di Egidio Cardini si sono perse le tracce, forse in Brasile o forse in Scandinavia, di certo sappiamo che siamo a un bivio e vogliamo la conferma su di un pezzo che ci manca per completare il puzzle; tra Maddalena e Copenaghen tu cosa sceglieresti per sciogliere l’enigma? Sono steso in poltrona, i piedi sulla sedia e leggo con un occhio, che l’altro mi ronza attorno la mosca: Prove tecniche di massa.
Volto diverso cercasi, di Giovanni Realdi, che viaggia lento nella notte sulla nave di Fellini.
Il nostro direttore, Francesco Monini, prima di far perdere le sue tracce, ci aveva spedito il suo diario minimo.
Il suo telefono suona sempre a vuoto, aspetta…
ora mi risponde.
Lo ritrovo, finalmente, e ci diamo appuntamento per ottobre alla redazione di Madrugada.
Poi Macondo e dintorni: l’è sempre quello, cambiano le date.
E infine le foto…
non mi toccate le foto di Osvaldo ché sono proprio belle, nevvero? Intanto leggete, che viste ne avete, sfogliando sulle ventitré.