Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

4 novembre 2015 – Sondrio. Il sindacato pensionati Cisl invita Giuseppe a parlare sul tema Riflettere sui temi della pace partendo dall’anniversario della grande guerra.
Sottotitolo: Tradizione non è conservare le ceneri, ma tener viva la fiamma. L’incontro inizia con la proiezione del film di Ermanno Olmi Torneranno i prati, una lunga sequenza dentro una trincea della grande guerra. «Non vi parlerò della guerra» – esordisce il relatore – «non vi parlerò della pace, ma vi parlerò della gratuità; la nostra società vive nella competizione. E la competizione crea degli antagonisti, che preparano la guerra. Se noi non passiamo ai nostri figli il valore della gratuità, essi non ci sorrideranno.
Tra noi e loro si aprirà il baratro dell’incomprensione e della sfiducia, se non abbiamo saputo costruire la speranza, virtù collettiva e non individuale e/o nevrotica». Nella saletta predisposta al video, numerose sono le presenze dei soci, con qualche domanda alla fine della conversazione di Giuseppe.
* * *
5 novembre 2015 – Torino. Incontro con i sindacati degli edili, Filca Cisl provinciale e regionale. Giuseppe apre dicendo che il sindacalista è un operatore sociale e il suo lavoro preliminare è un percorso educativo, che mette in rilievo i valori condivisi all’interno della confederazione sindacale e segna la strada che resta da percorrere.
Se la gente ha bisogno di essere ascoltata, il sindacalista deve saper rispondere ai bisogni, ma deve anche leggere i segni dei tempi e indicare la direzione. L’ascolto è un’attività che si alimenta nell’interiorità, che vuol dire aver cura della relazione e delle domande dell’altro. Quasi tutti gli operatori sono oriundi del sud, perché del sud era la grande maggioranza delle maestranze edili, in cerca di lavoro nel secondo dopoguerra.
* * *
7 novembe 2015 – San Giuseppe di Castagnito (Cn). Siamo in Piemonte; dopo una visita a Corrado Borsetti, approfittiamo dell’incontro annuale promosso da Dino Mazzocco con i suoi famigliari e amici per rendere loro visita e partecipare alla cena al Ristorante «Le vigne e i falò».
Dino ed Elena sono dei cari amici, benefattori dell’associazione; l’incontro annuale è l’occasione per stare assieme e per tenere viva la fiamma degli affetti e della riconoscenza. La cena non è certo frugale, il vino piemontese buono e corposo.
* * *
10 novembre 2015 – Bologna. Ogni secondo martedì del mese, Macondo suoni di sogni organizza l’House Concert a 432 Hz, una cena vegana-vegetariana seguita da un concerto al piano, accordato a 432 Hz, per promuovere l’incontro tra persone e la diffusione di tematiche di condivisione e pace, oltre che per promuovere le attività svolte dall’associazione nei campi formativi. Gli eventi, al momento tre in tutto, realizzati in un ex eremo nel parco del Farneto, grazie alla generosità del proprietario della tenuta, hanno coinvolto centinaia di persone e hanno reclutato alcuni dei ragazzi presenti al campo formativo invernale di Macondo suoni di sogni.
* * *
13 novembre 2015 – Cassana (Fe). Francesco Monini organizza la presentazione del libro di Giuseppe alla Casona, una cooperativa nata all’interno della Comunità di Via Smeraldina. All’accoglienza rivolta a persone in difficoltà, la cooperativa aggiunge un lavoro rivolto alla formazione e all’integrazione sociale. La Casona era una stalla, oggi completamente ristrutturata, adibita a ristorante, che mantiene uno stile armonioso e accogliente. Al piano superiore si organizza la presentazione del libro. Introduce don Domenico Bedin per un saluto di accoglienza. Segue Francesco Monini che traccia alcuni temi del libro, in particolare il rapporto con i giovani. Giuseppe racconta la sua esperienza a Comacchio e poi invita, con il suo stile suadente/impellente, alcuni dei presenti che hanno partecipato a quell’esperienza degli anni settanta a intervenire. E così prendono la parola Ermanno, emozionato nel ricordo e Stefano. Poi si scende al piano terra del ristorante per una cena di pesce, dove continua la conversazione, che apre ulteriori scenari.
* * *
14 novembre 2015 – Mantova. Segreteria animata di Macondo in casa di Samuele e Matilde. All’ordine del giorno la festaconvegno nazionale che si tiene di norma a maggio, come alle adunate di Carlo Magno. Punto critico: Gaetano e Giuseppe intendono delegare la gestione della festa ai soci, senza per questo voler chiudere l’esperienza. Dopo vari interventi si decide di dare continuità alla festa. Vengono appianate alcune criticità e incomprensioni. Poi si passa al pranzo preparato dalla famiglia Pedrazzini, con piatti tipici del mantovano.
* * *
17 novembre 2015 – Bassano del Grappa (Vi), frazione di Santa Croce. Il gruppo di impegno socio politico, coordinato dal signor Ulderico Signorini, dà inizio all’itinerario di formazione sociale e politica che durerà fino ad aprile 2016. Finalità: conoscere i fatti e interpretare con spirito critico le vicende del nostro tempo e allagare gli orizzonti, alla ricerca di una nuova speranza.
* * *
20 novembre 2015 – Mussolente (Vi).
Quarantesimo anniversario della nascita del gruppo Scout a Mussolente, che annuncia il tema Quali erano le esigenze che portarono alla nascita dello scoutismo a Mussolente; e quali sono le motivazioni attuali a continuare il nostro servizio? Apre la conversazione il giornalista Stefano Dal Monte che illustra il tema della ricorrenza. Intervengono quattro relatori su argomenti diversi: fede, istruzione, impegno civile. Gaetano e Giuseppe invitano a un ritorno a Gesù, alla sua umanità, perché diventi per ciascuno punto di riferimento, e alla lettura del vangelo. Per la scuola, Adriana Dal Monte, nella sua relazione, elenca i bisogni educativi dei giovani e analizza la capacità delle agenzie educative a rispondere di conseguenza. Marco Lo Giudice per l’impegno civile nella società lancia alcune suggestioni. Per costruire un percorso di impegno con i ragazzi è necessario un patto tra le generazioni, per non perdere il contatto con la storia. E questo si può, facendo in modo che anche i giovani partecipino alla cosa pubblica.
All’incontro sono presenti il parroco di Mussolente e il sindaco, che confermano la necessità di un dialogo tra le generazioni e di un impegno comune. La sala si riempie dei ragazzi e ragazze scout. Scarsa la presenza dei genitori a seguire il percorso educativo dei loro figli e figlie.
* * *
1 dicembre 2015 – Roma. Il dottor Raffaele Luise, già giornalista vaticanista del GR Rai, ci accompagna in visita dal cardinale Walter Kasper. Il cardinale, relatore al Concistoro straordinario sulla famiglia, ci riceve nello studio della sua abitazione di piazza Leonina. Giuseppe lo invita alla festa di Macondo; il cardinale accetta di buon grado. La conversazione è cordiale. All’uscita dello studio, sulla soglia, il cardinale aiuta Giuseppe a indossare il soprabito, con semplicità e bonomia.
* * *
2 dicembre 2015 – Roma. Udienza generale di papa Francesco. È una giornata fredda, ma solatia. Siamo in prima fila, sulla sinistra del Papa, che siede dietro l’altare, affaticato dal viaggio in Africa, da cui è appena rientrato. Papa Francesco parla e dopo di lui in varie lingue i suoi assistenti ripetono l’allocuzione papale, che ricorda il viaggio in Africa e le speranze. Poi il Papa passa in rassegna i presenti della prima fila, mentre la folla, che preme sulle file seconde, grida il nome di «Francisco, Francisco»; si sofferma con il nostro vecchio presidente, che gli consegna il libro Vedo un ramo di mandorlo… e una lettera privata; poi lo abbraccia commosso nel ricordo di dom Pedro Casaldáliga, vescovo di São Félix do Araguaia, mentre il Papa gli ripete: «Prega per me».
Dietro di Giuseppe il reporter «ufficiale» ingaggia un servizio fotografico disperato, in perpetua memoria.
* * *
3 dicembre 2015 – Bolzano. Il segretario della Fim Cisl Claudio Voltolini convoca il Direttivo sul tema Recuperare i valori del sindacato per contrastare l’individualismo dilagante, che poi introduce e passa la parola ai due preti operai Josef Stricker e Giuseppe Stoppiglia che affermano che non si ha da perdere la fiducia e la speranza nel prossimo, per sconfiggere la depressione sociale e la paura.
* * *
4 dicembre 2015 – Al telefono dalla Sicilia ricevo la notizia della morte di Adele Denti, avvenuta il sabato 29 agosto a Caltanissetta, dove viveva con il suo compagno, il poeta Vittorio Stringi. Adele aveva operato nel mondo della cooperazione ed era stata assessore alla sanità di Reggio Emilia. In Sicilia assieme al poeta Vittorio aveva costruito «il Trebbo» e curava gli incontri letterari del mercoledì con i giovani di Caltanissetta. Ci eravamo incontrati a novembre dello scorso anno a Catania nel giorno di Tutti i Santi, in occasione della commemorazione dell’amico Pietro Barcellona.
* * *
10 dicembre 2015 – Arzerello, Piove di Sacco (Pd). Andrea Agostini invita Giuseppe all’incontro dei genitori della scuola materna sul tema La laicità del vangelo. Un gruppetto di genitori ascolta la prolusione di Andrea e poi le parole di Giuseppe, che di Gesù rammenta l’umanità e il messaggio che è rivolto a tutti gli uomini, senza distinzione di classe e di provenienza. Poi mentre la nebbia sale, scende e gioca sui vetri dell’autista, i due viandanti prendono la strada di casa, con il dis-favore delle tenebre e della nebbia.
* * *
12 dicembre 2015 – Ferrara. Don Tiziano Pegoraro prende possesso della parrocchia del Corpus Domini, come successore di don Michele Zecchin. Gli amici di Pove del Grappa allestiscono un pullman per raggiungere il compaesano alla cerimonia di investitura della sede parrocchiale.
Insieme con il nuovo parroco, vive padre Mario di Pasquale. Don Tiziano ha conseguito il dottorato in Teologia presso l’università di Santa Croce in Roma.
* * *
19 dicembre 2015 – San Zeno di Cassola (Vi). La chiesa è gremita, i posti a sedere occupati. Quando entra la salma, i fedeli si alzano per vedere il corteo che avanza.
All’omelia il parroco ricorda con affetto Emilio Campagnolo, affezionato alla comunità e al coro parrocchiale, che alla fine gli dedica l’alleluia di Hìändel eseguito dieci anni prima dal coro parrocchiale stesso e lui, Emilio, era tra quelle voci.
Commosso il congedo.
* * *
21 dicembre 2015 – Brescia. Centro Paolo VI. Incontro prenatalizio della Filca Cisl.
Il tema: Per un’altra politica. Apre l’incontro Mario Ghidoni, formatore Cisl.
Diversi sono gli interlocutori. Stoppiglia ricorda la funzione sociale del sindacalista, che è propedeutica alla politica, intesa come servizio. Il sindaco Emilio elenca i valori e le azioni che costruiscono la città e ricorda la funzione del sindaco che attraverso l’intervento di un potere mite e buono, fa bella la città e alimenta la responsabilità e l’onestà dei cittadini.
Intervengono anche i segretari, Giancarlo e Roberto, che raccontano lo stato attuale della Filca Cisl e il suo rapporto con il territorio. Alla fine un pasto frugale e grandi abbracci di buone feste.
* * *
25 dicembre 2015 – Bassano del Grappa (Vi), Istituto Graziani. Entrano nella sala preparata per la santa messa di Natale il corteo dei bimbi e bimbe con le torce accese che accompagna la piccola Daria, di due mesi in braccio a mamma Elena, all’altare dove il celebrante la solleva tra le sue mani per benedire l’assemblea. Poi segue la santa messa attorniato dai bambini che ascoltano a tratti le parole dei sacerdoti, che commentano le letture del Natale.
* * *
30 dicembre 2015 – Abano Terme (Pd).
Al funerale di Lorenza Dal Prà la chiesa parrocchiale è gremita. Sono presenti le maestranze dell’azienda, i parenti, gli amici. Il celebrante ricorda l’impegno sociale e imprenditoriale di Lorenza.
Partecipano alla cerimonia anche Giuseppe e Gaetano, testimoni della generosità di Lorenza e di Mario nei confronti dell’associazione Macondo e della rivista Madrugada. Alcune donne, impiegate dell’azienda Plastotecnica di Bagnoli, di cui Lorenza era titolare assieme al marito Mario Iazzolino e ai figli Luca e Stefano, ricordano con commozione la figura di lei, autorevole e familiare insieme. Lorenza è morta la sera di Natale all’ospedale di Padova, dove era stata ricoverata un paio di giorni prima in seguito a un malore. Ci resta in memoria un nostro ultimo ricordo affettuoso: l’avevamo incontrata il 21 giugno, al giubileo di Giuseppe, assieme a Mario, nella chiesa di San Vigilio a Pove, in festa con noi.
* * *
2 gennaio 2016 – Riccovolto di Frassinoro (Mo). Dal 2 al 6 gennaio Macondo suoni di sogni ha realizzato il campo invernale Isola sulla neve presso Casa Pazzaglia a Riccovolto; Laura, Enrico, Matteo, Lisa e Viki hanno accompagnato quindici ragazzi attraverso temi importanti, passando dalla ritualità alla spiritualità, dall’autenticità alla testimonianza, realizzando laboratori di teatro/danza, yoga, meditazioni, laboratori di musica, di cucina, di dreamcatcher (acchiappasogni, ndr), escursioni sulla neve con tanto di bob. Il gruppo ha accolto con curiosità ed entusiasmo tutte le proposte, sostenendosi con gioia e desiderio di condividere testimonianze ed esperienze. Come accaduto in altri campi, Macondo suoni di sogni ha provveduto a pagare la quota di una ragazzina di tredici anni in difficoltà socio-economica e seguita dai servizi territoriali, la quale si è dimostrata grata e felice di aver avuto questa opportunità, resa possibile anche grazie alla segnalazione di Celeste Pacifico, volontaria presso la Caritas.
* * *
4 gennaio 2016 – Pove del Grappa (Vi).
Sono stati difficili gli ultimi anni di Mino, dentro una solitudine compensata dall’amore del fratello che lo ha seguito con discrezione e costanza fino all’ultimo giorno. Cercava il senso del vivere nella parola ironica, a tratti sarcastica, per ripulire le relazioni di vicinanza e amicizia, perché non diventassero ingombranti. Ci siamo congedati da lui nella chiesa di Pove, c’erano gli amici del tempo felice, i parenti e il fratello che ha sfiorato con la mano la bara per portare con sé l’ultima memoria di Mino, uno di noi.
* * *
5 gennaio 2016 – Rossano Veneto (Vi).
Sono gli ultimi giorni della permanenza di Chiara Beltramello, assieme con il figlio Ghandi, prima di partire per il Chiapas, nella Rancheria Los Alcanfores (Messico), e riprendere l’attività con i bambini e le donne della Rancheria, un’attività di recupero della cultura e della lingua, delle consuetudini del villaggio, in sintonia con le norme della comunità zapatista. I genitori di Chiara, Roberto ed Elisanna, ci hanno offerto il pranzo del congedo, prima che figlia e nipote si imbarchino sull’aereo che li riporterà nella terra dei Maya.
* * *
13 gennaio 2016 – Piangrande, Valstagna (Vi). Altra visita, nuovi saluti prima della partenza di Mauro e Milse, che assieme alla famiglia hanno passato le feste di Natale a Paese, in casa dei genitori di lui. Abbiamo scambiato parole sul Brasile, sulla Casa di Accoglienza Maria Stoppiglia in Rio de Janeiro, oggi sotto la loro direzione, luminosa e accogliente. Raccolto informazioni sui bambini di strada e il loro recupero e abbiamo scoperto che i meninos de rua in gran parte sono scomparsi grazie alla Bolsa Familia, un contributo mensile dato a quindici milioni di famiglie, che assumono l’impegno di mandare a scuola i loro figli. Questa assistenza, assieme al microcredito, è diventata anche un forma di controllo e protezione dell’infanzia, che trova nella scuola un argine alla dispersione sulla strada e una prospettiva di vita migliore.
* * *
18 gennaio 2016 – Padova. Corso di formazione sindacale Fiba Cisl (bancari).
Dirige il corso il signor Michele Pizziol, accompagnato da Raffaella. Nel pomeriggio parlano due testimoni sul ruolo del delegato. E poi Giuseppe Stoppiglia aggiunge le motivazioni sociali e politiche del delegato.
* * *
19 gennaio 2016 – Riccione (Rn), Hotel Mediterraneo. Corso per delegati First Cisl. Dirige il corso di tre giorni Maurizio Locatelli. Si alternano relazioni tecniche a conversazioni sui valori del sindacato e della Cisl in particolare. Giuseppe Stoppiglia ha tenuto una relazione sulla storia e sui valori del sindacato Cisl: l’autonomia, la laicità, sempre ricordando che i valori sono tali se sono vissuti e nella federazione non sempre gli esempi brillano e la crisi morale lambisce e permea a tratti anche il sindacato.
* * *
21 gennaio 2016 – Pove del Grappa (Vi), sede di Macondo. Si riunisce il comitato della festa nazionale di Macondo. Il presidente ricorda il tema del convegno nazionale: Anche se i muri sono alti, il cielo è ancora più alto, che si svolgerà domenica 8 maggio E ci saranno solo due o tre relatori, per rendere più sciolta l’assemblea del mattino. Per quanto riguarda il luogo della festa, quest’anno saremo ospiti di villa San Giuseppe, sempre a Bassano del Grappa.
* * *
26 gennaio 2016 – Adria (Ro). Istituto Cristoforo Colombo, indirizzo sociosanitario. Tema: I ragazzi di strada a Rio de Janeiro (Brasile). Sono ragazzi e ragazze di terza che hanno fatto un percorso di conoscenza del tema che riguarda l’infanzia abbandonata, a loro si aggrega anche un gruppo di seconda. Apre l’incontro la professoressa Alessandra, che li ha preparati, poi prende la parola Martina come portavoce del gruppo, per illustrare il tema con l’ausilio di un filmato a diapositive.
Poi prende la parola Gaetano che ricostruisce pezzi di storia del Brasile con le storie vere di ragazzi e ragazze che vivono ai margini della città. Sono attenti, interessati le ragazze e i ragazzi, li colpisce il cortometraggio Lettera di una bambina, Ana, a sua madre, che intreccia la storia di Ana con la storia di altre ragazze che hanno vissuto in strada.
* * *
30 gennaio 2016 – Castelbolognese (Ra).
Mamma Olga Malavolti compie cento anni. La festa. I componenti: settanta.
Questo diario è come il racconto di un cieco cantastorie che non ha visto nulla. Si taca con l’entrata trionfale a suon di musica e musicanti. Lidia e Umberto con gli auguri, i bambini sono corsi sotto i tavoli, i grandi hanno preso posto ai tavoli assegnati. Mamma Olga sta al centro.
Uno per uno si presentano e si raccontano. Qualcuno già pilucca l’antipasto: «Mo’ dai, speta, che mangiamo insieme». Poi mentre sul fondo sfilano le foto dei cento anni, il banditore (mo chi el lu lé; mo’ dai che lo conosci!) legge la zirudela, che racconta e ricorda, si ingroppa, schiarisce la voce e prosegue, e dal gruppo qualcuno sùppia sul naso e passa il fazzoletto sugli occhi. Olà, mo’ che fai, piangi? Anche mamma Olga commenta: mo’ dai, aggiunge, ricorda e si commuove. Passano i piatti, al culmine la torta e poi Graziano taca con la fisarmonica e la mazurca e i grandi i taca a baler, mo che bello stare assieme, affittiamo la sala per sempre. Il tempo vola e con il tempo i pensieri e le memorie. E passiamo ai centouno, come ha fatto Madrugada.

Farinelli Gaetano in collaborazione con Lisa Frassi