Macondo e dintorni

di Farinelli Gaetano

2 agosto 2017 – Sant’Agnese di Civezzano (Tn). Abbiamo avuto la visita di don Olivo Bolzon, assieme a Marisa, Amelia, don Giuseppe e don Michele, vecchie amicizie, di sentimenti e di ideali comuni. Come riportare la conversazione, le memorie di quell’incontro, i sentimenti comuni, il rammarico di non essere vicini per poter rinnovare gli incontri? Abbiamo ricordato lo spettacolo di Giuliana Musso, La fabbrica dei preti, che tutti ha commosso. Ho offerto loro la «treccia», un dolce della Val dei Mocheni e bevuto il succo dei mirtilli. Ci siamo lasciati con la promessa di rivederci. Però oggi ascolto la canzone «Ma dove vanno i marinai / con le loro giubbe bianche / sempre in cerca di una rissa o di un bazar».
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5 agosto 2017 – Arsié (Bl). Erica Beraldin e Liuck Maddalozzo portano a battesimo la piccola Agata. Celebra il rito don Giuseppe Stoppiglia, accompagnato dal parroco don Alberto Peron. È una giornata calda, ma la chiesa è grande, temperata e raccoglie le ultime risorse dell’inverno. Dopo la messa, per amici e parenti è pronto un allegro buffet.
Poi la famiglia, con alcuni intimi, sale su per il monte per un pranzo in agriturismo, servito con eleganza e raffinatezza. Sotto l’ombra dell’ultimo sole siamo rientrati a casa.
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7 agosto 2017 – Rio de Janiero (Brasile).
Sono arrivati i giovani del Gruppone Missionario per un mese di esperienza presso l’Associazione Amar e sono passati alla Casa di Maria in Grajaú, per una cena di conoscenza e amicizia.
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13-15 agosto 2017 – Rio de Janeiro (Brasile). Sono stati ospiti della casa di Grajaú due coppie guidate dal dottor Giovanni Gaiera di Milano. Giovanni è responsabile della Comunità Cascina Contina di Rosate (Mi), casa per inserimento e accoglienza di persone che sono accompagnate dal servizio socio sanitario o che si trovano e vivono in situazione di disagio.
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16 agosto 2017 – Campese (Vi). Al rientro dalla montagna di Sant’Agnese, dove abbiamo trascorso l’estate, abbiamo avuto una giornata intensa di visite di parenti e di amici: Riccarda Paglia e Luigi arrivano dal Piemonte, Elisabetta e Carlo Fenati dalla periferia di Vicenza, Francesca e Renato Valente da quel di Bassano. La casa di Campese si risveglia, accoglie i vecchi inquilini e misura la loro assenza, raccoglie i saluti, le conversazioni, e consegna loro l’ultimo caldo di un’estate torrida.
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20 agosto 2017 – Piangrande di Valstagna (Vi). Siamo saliti numerosi all’osteria che sta sulla strada di Foza, parenti, amici, soci di Macondo per onorare gli 80 anni di Giuseppe Stoppiglia, che ha celebrato la santa messa sulla terrazza della trattoria, ha commentato con brevi suggestioni la parola di Dio, e noi abbiamo raccolto parole per tracciare una sua breve e commossa biografia, del suo estro poetico, dell’amore per la sua terra e della sua attenzione per i processi formativi e per le persone, che di lui ricordano la forza e la passione. Intanto la cucina preparava pasto e antipasto per l’allegra compagnia.
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22 agosto 2017 – Valdagno (Vi). Visita a Bruno Oboe, ricoverato alla Fondazione Marzotto in lunga degenza: è in cura per una malattia che lo ha colpito il lunedì di pasquetta. Ci riceve con un largo sorriso e un abbraccio affettuoso. Comunichiamo con le mani, con il moto delle labbra, scandendo le parole e con l’ausilio della scrittura; sarebbe utile conoscere la lingua dei segni, per evitare l’impaccio di una comunicazione che non collega i gesti con le intenzioni. Bruno sorride e scrive che stiamo parlando arabo tradotto in greco.
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26-27 agosto 2017 – Bassano del Grappa (Vi). Due giornate di spiritualità per adulti e famiglie. Numerose le presenze. Prende la parola il presidente per la breve introduzione al tema: I giovani chiedono fiducia e non protezione. Poi parla Ivo Lizzola, docente all’università di Bergamo: «Nasciamo come persone, cresciamo come persone, in mezzo agli altri; le nostre parole sono fragili e cercano un compimento nelle parole dell’altro.
Quello che un tempo era riparo oggi diventa una tenda; il rapporto tra padri e figli è asimmetrico, per questo va continuamente rivisto, infatti si rinasce padri nel rapporto vivo con i figli». Dopo una breve pausa di dibattito, continua la signora Antonella Fucecchi, già ospite alla festa di Macondo: ci ha introdotto alla complessità dei rapporti tra madre e figlio, la delicatezza dell’accesso alla interiorità del figlio, dell’adolescente che cresce, che si affaccia o che d’impeto entra nell’agone della vita. E lo ha fatto attraverso le parole, i racconti, che narrano l’avventura del vivere e del morire, raccogliendo i moti che la donna, la madre, sa trasmettere ai figli.
Conclude Paolo Bartolini, che ricorda quanto siano utili i momenti in cui sospendiamo le nostre attività quotidiane e ci mettiamo in ascolto di parole nuove e rivediamo il volto degli amici che l’occasione ci fa rincontrare. E lo ha fatto con una relazione aperta, diretta, che ci ha aiutato a riscoprire i nostri atteggiamenti e comportamenti, i nostri progetti e le nostre paure. Ci ha invitati a distaccarci da questo mondo e insieme tenere i piedi per terra, andare avanti assieme e vivere una solitudine feconda, coltivare un amore di misericordia e avere fiducia nel futuro che sono i nostri figli, gli adolescenti.
Il dibattito ricco, sereno e piano. Fecondo e giocondo. Allegro, mai civettuolo. Ci si ripropone di portare le parole e i pensieri raccolti negli ambiti che la vita e la sorte ci offrono.
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27 agosto 2017 – Rio de Janeiro (Brasile).
Arriva, nella Casa de Maria, Marco Salvaterra, ultima tappa di un viaggio lungo un anno. Resterà nella casa di Macondo fino agli inizi di ottobre. È partito dal Messico, è arrivato fino alla Terra del Fuoco e poi è risalito fino a Rio, dove desidera conoscere la realtà della cidade maravigliosa e prepararsi poi a rientrare in Valsesia, a Campertogno, un paese di 200 abitanti.
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29 agosto 2017 – Chiampo (Vi). Celebriamo la santa messa nella chiesetta di contrada Zonati, custodita da un gruppo di donne, di cui fa parte Gabriela, che ci accoglie nella sua casa luminosa. Nella «preghiera dei fedeli» ricordiamo alcuni anniversari, dentro una commozione semplice e domestica.
Giuseppe ricorda alcuni momenti della sua vita, Dino ed Elena Mazzocco raccontano le gioie e le attese della loro famiglia, i fedeli ringraziano i sacerdoti per la loro visita. Poi la sera, sotto i gazebo, assaggiamo le pizze dei nipoti e allontaniamo le zanzare.
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1 settembre 2017 – Campese (Vi). Visita di Paola Stradi e Andrea Pase. Ci sono incontri che ricostruiscono periodi di vita intensi.
Portano con sé presenze mai dimenticate.
Anche il profumo del té che prepari per allietare la compagnia scioglie memorie di imprese lontane, che hanno segnato i passi e la mente. E si aggiunge sempre qualcosa a quel che si è detto e a quel che si programmava. I figli che crescono, gioie e dolori che si archiviano, altri che restano per natura fuori posto, in mezzo alla sala dell’incontro.
Qualcuno ti aiuta a trascinarli da parte ed è un sorriso da niente.
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8 settembre 2017 – Campese (Vi). Visita di dom Luciano Capelli, nativo di Cologna di Tirano (So) e vescovo di Giza, alle Isole Salomone, salesiano, accompagnato da don Gaetano Borgo e da un amico ex sindaco, facente parte di un gruppo di volontari, che gli organizzano e sistemano alcuni luoghi d’incontro per gli abitanti delle Isole. L’avevamo conosciuto tramite un lungometraggio, preparato da don Gaetano Borgo, girato durante una delle sue visite missionarie.
Poi la malattia lo aveva riportato in Italia.
Adesso che si è ripreso, il vescovo rientra tra la sua gente, sparsa tra decine di isole che compongono l’arcipelago che si insinua tra i mille angoli di un mondo lontano, per noi sconosciuto.
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16 settembre 2017 – Pove del Grappa (Vi).
Celebrano il loro matrimonio Carla Rigoni e Christian. L’amore è forte come la morte e fragile come la vita. Nasce e cresce come piccolo seme, ma poi diventa pianta rigogliosa se mette radici dentro una comunità benevola, accogliente. È sacramento dell’amore gratuito di Dio, che si dona senza chiedere e senza essere richiesto. Per questo la vita e l’amore sono un mistero, perché non sai mai perché cammini sulla Terra e neppure sai perché hai incontrato Carla, o preso per mano Christian. Che ne sai, che ne sappiamo? Forte come la morte e fragile come la vita.
Sono arrivati in Italia per prendere la benedizione di Dio sulle loro nozze. Ma anche per raccogliere l’affetto di parenti e amici che vivono troppo lontani dall’Oceania.
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17 settembre 2017 – Valstagna (Vi), Osteria Piangrande. Tempo di vendemmia, poi arriveranno le noci e le castagne. Ogni tempo ha i suoi frutti, poi arriva la neve a coprire il frumento. Nel bel mezzo, tra le castagne e la neve, cadono i venticinque anni di matrimonio di Alessandra e Dario Piovan.
Ci sono i figli, ci sono le suocere, diciamo meglio, le mamme, Gabriella e Renata.
Sulla tavola c’è la polenta con i funghi, il pane con il formaggio e il salame, i fagioli con le cipolle, le lenticchie e il girotondo della conversazione che stimola la memoria ed entra nel percorso della vita, nei gesti, nelle parole forti, nelle incazzature, nelle tenerezze, brillano gli occhi e non è per il vino. Un girotondo fertile di ricordi, che consolida gli affetti, la conoscenza, conferma il tracciato che sale fino ai vecchi, rafforza gli obiettivi, dirada le nebbie e dipana le matasse, come può.
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18 settembre 2017 – Padova. Giuseppe parte per Milano assieme a don Adriano Cifelli, per incontrare padre Giuseppe Bettoni di Arché. Credo di avere già scritto di Arché e della sua attività, che è l’accoglienza delle ragazze madri, per un’ospitalità temporanea in funzione di un inserimento nel lavoro, per un’autonomia economica ed esistenziale. La loro non è una visita di passaggio, da tempo infatti don Adriano pensa a un inserimento nel progetto di Arché. Per questo si è proposto di conoscere e farsi conoscere dagli amici della cooperativa.
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18 settembre 2017 – Rio de Janeiro (Brasile). È arrivato come ospite nella Casa di Maria un medico belga in pensione, Phillipe, che appartiene a un’associazione del Belgio e che collabora con alcune associazioni educative per i ragazzi di Rio de Janeiro. Nei giorni precedenti erano arrivate due donne, Angela e Lidia Guerrisi, desiderose di camminare per le strade di Rio de Janeiro.
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23 settembre 2017 – Nove (Vi). Ezio Bianchi celebra i suoi 80 anni assieme ai familiari. Sembrano tanti, ottant’anni, e infatti la macchina ha attraversato molti inverni, vissuto ottanta primavere e sudato quattro camicie. La tavola della festa è lunga, bianca, pronta per il pranzo, poggiata sulla terrazza, a fronte di un paesaggio mite e carico di colori, che va dal piano fino alla montagna. Poi è arrivata la moglie Laura con le amiche come uno sciame di api, in piena festa e allegria. Ezio ci ha invitato a socializzare i nostri nomi, le provenienze, i mestieri e le professioni. Con la sua voce ironica e bonaria reggeva l’attenzione di tutti i convitati. Si percepiva in lui un riferimento autorevole e rassicurante. Dopo il brindisi collettivo siamo passati alle portate della colazione. Giuseppe, ex formatore nazionale della CISL, stava accanto a un dirigente sindacale della CGIL, per volontà strategica di Silvia.
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24 settembre 2017 – Valle san Floriano di Marostica (Vi). Marcia numero 17. Il maltempo ha ridotto le partecipazioni, ma s’è fatta ugualmente, pur con meno numeri, meno persone, ma con i premi distribuiti ai gruppi. È la prima volta che il tempo ostacola in modo rilevante la camminata per i «ragazzi di strada» di Macondo. Sono mancati i due terzi degli appassionati che ogni anno affluiscono. Un nubifragio di primo mattino ha ostacolato l’arrivo dei quattromila fedeli camminatori. I superstiti hanno camminato per i nuovi sentieri e hanno sostato a lungo sotto le tende e nei gazebo. Non sono mancati i paninari, lo stand e le donne di Piovene Rocchette, il servizio d’ordine ovunque presente, lo speaker Gianni Castellan, il presidente di Macondo e il presidente in pectore della Marcia, Stefano Dal Moro, che congeda Fabio Lunardon, oggi all’ultima sua presenza in qualità di coordinatore generale.
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26 settembre 2017 – Rio de Janeiro (Brasile). I giovani che partecipano alle attività del Progetto MotivAzione nella scuola Presidente João Goulart, hanno organizzato una rappresentazione teatrale per gli alunni della propria scuola, che è il risultato del loro percorso di attività e formazione. Lo spettacolo metteva in scena una parte del testo di Ziraldo «Flicts» che espone le differenze, i pregiudizi, le discriminazioni sociali.
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30 settembre 2017 – Pove del Grappa (Vi).
Incontro di Segreteria nella sede di Macondo. Si tratta di una segreteria particolare, non tanto perché molti sono assenti, ma perché c’è una specie di risveglio, un moto di orgoglio, un tentativo di riscossa, un’opposizione contro il tempo, un desiderio di vivere a fondo la memoria e il presente. Monica, nella sua proposta scritta, ha raccolto l’eredità di Macondo e chiede che con nuove modalità si crei e si dia un nuovo metodo, perché Macondo non abbia a scomparire, ma continui a seminare quel germe di comunicazione e di relazione esistenziale tra le persone e tra i popoli che è stato fin dall’inizio la sua missione. Nella conversazione tutti hanno espresso la loro opinione, chi puntando sul rafforzamento della istituzione, chi sulla comunicazione verso gli altri, e chi ancora sul movimento che ai partecipanti consegna un seme, che poi viene trasposto nel proprio vivere locale, in autonomia. Un’appartenenza che non può chiudersi a cerchio.
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5 ottobre 2017 – Campese (Vi). Pranzo con Chiara Beltramello, in Italia da un mese e che adesso è di nuovo in partenza per il Messico. I miei seicento lettori conoscono Casa Ghandi e le attività ivi svolte con i bambini, le bambine, le mamme, la scuola, l’orto botanico, la storia del Messico, l’apprendimento degli usi e costumi indigeni e della lingua, l’accoglienza dei volontari, che arrivano dalle Americhe e dall’Europa, l’autogestione della casa e dei progetti. L’entusiasmo con cui viene condotto il progetto, che tenta di tracciare una vita alternativa di liberazione dagli schemi dello sviluppo e della globalizzazione, emerge dalle parole e dalla voce squillante di Chiara. Il piccolo Ghandi, che si fa ogni volta più grande, perlustra la casa, il giardino e ascolta il gorgoglio del fiume che scorre in basso e l’abbaiare dei cani.
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7 ottobre 2017 – Ferrara. Siamo ospiti di Andrea Gandini al CDS (Centro Ricerche Documentazione e Studi), in Via Gulinelli, per la redazione di madrugada. Dopo la presentazione dei monografici, la conversazione si sofferma a lungo sulla proposta di madrugada on line, che sta prendendo forma, anche se a fatica, vuoi per motivi tecnici, vuoi per l’impegno che comporta. I promotori sono determinati. Tra le idee in nuce, che contengono i monografici dei prossimi numeri della rivista, da ricordare quelle sulle carceri, sull’odio e sulla salute. Poi la cena ai Tri Scalin chiude la giornata.
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8 ottobre 2017 – Bologna. Il circolo del PD (partito democratico) di Borgo Panigale dedica la sede a Enrico Giusti. Sono presenti molti esponenti del partito locale, con il segretario provinciale. Sono arrivati amici pure da Modena. Giuseppe era stato invitato dal responsabile di sezione alla cerimonia, per raccontare di Enrico, che è stato uomo di sindacato e di partito, uomo d’azione. Ha frequentato per molti anni il Brasile, dove ha avviato e concluso molti progetti di sviluppo culturale e sociale. Era presente don Antonio, direttore di Villa Pallavicini, sede dell’Onarmo, dove era cresciuto Enrico fino al sacerdozio.
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11 ottobre 2017 – Campese (Vi). Visita della prof.ssa Alessia Dal Lago, che desidera organizzare, assieme a Gaetano e Giuseppe, alcuni incontri nelle classi quinte dell’Istituto Brocchi sul volontariato internazionale, su richiesta specifica di alcune allieve delle classi quinte.
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13 ottobre 2017 – Stroppari di Tezze sul Brenta (Vi). Partecipiamo al funerale di Angela, mamma di Carlo Valle. La chiesa è gremita. Carlo e i fratelli sono molto conosciuti in paese e nella parrocchia. Angela è morta in età avanzata, ma la morte, che fa parte del ciclo della vita, resta un evento che scuote lo spirito e i sentimenti. E le nipotine nella loro preghiera hanno manifestato il dolore dell’assenza con parole semplici, che noi adulti per pudore non possiamo ripetere.
Anche per questo il dolore di chi resta va ascoltato; lo ricorda nell’omelia il concelebrante don Giuseppe.
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15 ottobre 2017 – Civezzano (Tn). Siamo tornati a due mesi di distanza a Sant’Agnese, per incontrare famiglie di amici. Il bosco aveva dipinto mille colori, era allegro, come chi si prepara a nozze. I bimbi correvano a raccogliere le castagne, le noci, le mamme a raccogliere le mele sull’albero che sta sul confine, gli uomini cuocevano la carne, le castagne. E noi abbiamo indugiato a rispondere ai saluti, ai rallegramenti, alle nuove visioni. La vita è sempre uno scomparire e riapparire, fino all’ultimo saluto, l’ultimo incontro, che resta nella memoria del tempo o forse di qualcuno che ci ama.
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20 ottobre 2017 – Rio de Janeiro (Brasile).
Nel pomeriggio è stato realizzato nella Casa di Maria un «sarau solidario», un incontro di musica, poesia, teatro organizzato principalmente per adulti e pensionati; secondo motivo era quello di organizzare una raccolta di prodotti alimentari, per un’associazione carioca che accompagna il percorso educativo di un gruppo di bambine.
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27 ottobre 2017 – Valle san Floriano di Marostica (VI). Giovani e meno giovani, insieme per preparare la marcia e i servizi che l’accompagnano, questa sera si ritrovano a cena, nella sede degli alpini di Valle.
Il presidente uscente Fabio Lunardon dà il saluto di fine mandato, e ricorda i momenti salienti di storia della Marcia; raccoglie il mandato di presidente Stefano Dal Moro, che ben conosce le dinamiche e i valori del gruppo della marcia. Sergio Fantin espone il resoconto finanziario della manifestazione, che ha tracciato nuovi sentieri e visto l’entusiasmo nel servizio. Unica nota melanconica, il brutto tempo che ha impedito l’arrivo dei numerosi partecipanti degli scorsi anni. Poi Stefano Benacchio, introducendo il cortometraggio dell’intervista «Per carità» al presidente emerito don Giuseppe, che ha raccolto il plauso commosso dei commensali, ha ricordato ancora l’impegno di dare seguito all’iniziativa, nella speranza che i figli dei fondatori intraprendano un giorno il viaggio avventuroso di conoscere direttamente i ragazzi di strada del Brasile.

Gaetano Farinelli con la corrispondenza di Mauro Furlan (da Rio de Janeiro)