Elenco degli articoli selezionati
Benvenuti nella cidade maravilhosa
HeymatEdgar ha trent’anni, viene dalla Spagna e lavora ad Al Jazeera. Si è trasferito a Rio de Janeiro due anni fa, ha imparato la lingua ed è molto soddisfatto della sua scelta: «La città è bellissima. Ci sono molte opportunità in questo momento. Tanti ragazzi stranieri stanno arrivando: ingegneri architetti, designer, medici, giornalisti». Edgar vive continua a leggere
Le vittime dello sviluppo e l’illusione del riscatto
Cardini EgidioIl Brasile ieri e oggi «Lo sviluppo è un viaggio con più naufraghi che naviganti». Eduardo Galeano Pareva ieri quando, nel 1971, Eduardo Galeano scriveva il celeberrimo saggio intitolato «Le vene aperte dell’America Latina», descrivendo la condizione drammatica e sanguinosa di un subcontinente che, paradossalmente, soffriva la sua ricchezza e contraddiceva la sua bellezza con continua a leggere
La cosa che non ti ho mai detto
Stoppiglia GiuseppeSe le parole diventano maschere «L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare, ma nel pretendere che gli altri vivano come pare a noi». Oscar Wilde «Ogni atomo di odio che aggiungiamo al mondo, lo rende più inospitale». Etty Hillesum La folla, una pattuglia, il margine La folla si assiepava sul grande piazzale di fronte continua a leggere
Brasile, se le vene aperte si chiudono
Comitato di RedazioneNovantaquattro è un numero composto, difettivo e nontotiente; lascio a voi indovinare, scoprire la stravaganza di questo numero, che inizia con Giuseppe Stoppiglia che nel controcorrente, intitolato La cosa che non ti ho mai detto, scrive del linguaggio usato dagli adolescenti come gergo disaffettivo di non comunicazione e di non comprensione del mondo. E poi continua a leggere