Madrugada 112

Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Il carcere.

  • Macondo e dintorni

    11 agosto 2018 – Enego (Vi). In mattinata io e Giuseppe, accompagnati da Monica Lazzaretto, saliamo in località Tana, dove si tiene il camposcuola per gli adolescenti sotto la guida di Angelo, Enrico e Laura. L’incontro avviene alle ore undici. I ragazzi e le ragazze pongono domande a don Giuseppe, che risponde alternando risposte dirette

  • Quando l’obbedienza non è più una virtù

    Quando due diversi punti di vista, due concezioni delle cose e dell’ordine che le regola viaggiano su binari paralleli supportati da dimostrazioni e motivazioni innegabili e tali da eludersi vicendevolmente, allora due sono le vie da perseguire: una dialettica che porta al progresso e all’evoluzione in senso positivo delle problematiche iniziali e l’altra che sfocia

  • Sovranisti? No, nazionalisti

    È rientrato nella discussione economica e politica il termine «sovranismo». Il termine dovrebbe indicare quelle forze politiche che vorrebbero agire per «riportare» la sovranità nazionale nelle mani del popolo, lottando contro le istanze sovranazionali. Il nemico è variabile di volta in volta e può venire identificato con organi politici sovranazionali (l’Unione Europea per esempio), i

  • Ruanda

    Il piccolo Ruanda (26.338 chilometri quadrati), con i suoi undici e più milioni di abitanti, è densamente popolato. Per il suo paesaggio è detto il paese delle mille colline. Si trova nell’Africa centrale, nella lingua di terra fra il Nilo e il fiume Zaire. Molta parte del suo territorio è a 1500 metri sul livello

  • L’onda Bolsonaro sulle elezioni presidenziali

    Il sistema neo-liberale (o dittatura delle multinazionali e del mercato) nelle elezioni Il caos attuale del Brasile si capisce riflettendo sul panorama mondiale di oggi e… di ieri. Alla fine degli anni ’80 il primo mondo è rimasto padrone assoluto dello scenario socio-politico-economico mondiale, con il crollo del secondo mondo e l’inconsistenza del terzo. Nel

  • I tempi cambiati

    Raccontava mia nonna, vecchia contadina delle Alpi e vera leader di una famiglia frettolosamente definita «patriarcale», che quando seppe che avrebbe avuto una pensione, che avrebbe ricevuto dei soldi senza per questo lavorare duramente, pensò per prima cosa a uno scherzo da prete e poi, incassato il primo contributo, si sentì miracolata, la donna più

  • Fare teatro… a passi sospesi

    Perché il teatro in carcere Sono tanti i motivi che mi convincono a sostenere l’utilità e la pregnanza di un progetto teatrale in carcere. L’attività teatrale mette in moto risorse, lavora sulla relazione e l’aiuto reciproco, promuove il senso sociale, riattiva appartenenze. Contribuisce a restituire dignità, fiducia, capacità di pensarsi e anche di mostrarsi diversi

  • Tornare in campo dopo il giallo

    Art. 27 della Costituzione: «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Art. 27, Legge 354/75: «Negli istituti [di pena] devono essere favorite e organizzate attività culturali, sportive e ricreative e ogni altra attività volta alla realizzazione della personalità dei detenuti e degli internati,

  • Il galeorto di Ferrara

    L’ottava porta si chiude dietro di me ed entro nell’area pedagogica dove durante l’anno scolastico si tengono le lezioni delle varie scuole. C’è un assembramento di detenuti inconsueto. Cerco di capire e riconosco gli alunni della scuola di agraria. Mi vengono incontro eccitati: stanno sostenendo l’esame orale per la maturità. Sono sorridenti, tutto sta andando

  • Quelli dentro e quelli fuori

    Un’immagine ossessiva L’uomo porta nella cella i suoi reati, e l’altro uomo immagina sé stesso come un animale che, ossessionato dall’idea di difendersi dalle aggressioni, si costruisce dei rifugi sempre più sicuri e complicati, fatti di carceri di massima sicurezza, celle di isolamento, centri di detenzione temporanea, stratificazioni, fortificazioni. Continua a costruirsi porte blindate e

  • Buoni e cattivi

    Tutti noi, per sopravvivere nella società contemporanea, ci raccontiamo il mondo, noi stessi, gli altri, utilizzando semplicistiche categorie che attengono al senso comune… il buono e il cattivo, il bello e il brutto eccetera. E ne siamo così tanto convinti che crediamo che queste categorie siano oggettive e soprattutto che rappresentino le persone in modo

  • Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori

    Quando ho incominciato a occuparmi della curatela di questo monografico – che abbiamo voluto intitolare Porte aperte, per alludere alla speranza di un carcere finalmente indirizzato sulla strada dell’umanità e della rieducazione e riabilitazione del reo – non mi aspettavo di incontrare un mondo così ricco di attività e di esperienze, così tante persone (dentro

  • Ridateci i doveri

    Questo paese non si salverà «L’unica cosa da fare è amare e perdonare. L’unico peccato è essere avari nell’amare, ma il nostro peccato attira l’amore di Dio. Dio, chiamiamolo così, è uno che ama chi non sa amare. Perciò, nonostante le potenti fabbriche di male, siamo salvi». Luca Sassetti Come un imperativo Nel fondo della