Madrugada 116
Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Alexander Langer.
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Lassù, nei pascoli del cielo
«Non intendo vivere la fedeche fugge dal mondoma quella che resiste nel mondoe ama e resta fedele a Dio».[Dietrich Bonhoeffer] Giuseppe Stoppiglia, il fondatore di Macondo, ha terminato il suo viaggio terreno. Aveva 82 anni. Non è stato solo un profeta disarmato, un prete viandante (come amava definirsi lui stesso), un promotore di utopie, un
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Alfredinho e il samba del migrante
È morto anche Alfredinho. L’ho saputo con mesi di ritardo, come ormai spesso accade per un mondo, quello dell’amato Brasile, che si sta sempre più allontanando da me. A moltissimi questo nome non dice nulla, ma a me ricorda un’altra piccola e grande pagina dei miei interminabili e bellissimi mesi brasiliani. Alfredinho era il fondatore
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Seychelles
Le Seychelles sono uno stato insulare, un arcipelago di 96.000 abitanti, nell’Oceano Indiano occidentale, che comprende circa 115 isole, con una lussureggiante vegetazione tropicale, spiagge bellissime e una grande varietà di vita marina. Le isole maggiori delle Seychelles si trovano a circa 1.600 km a est del Kenya e a circa 1.100 km a nord-est
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Dal garage alla discarica Tragitti del nostro tempo
Accatastiamo in garage. Tracce di vita, resti di antiche consuetudini. Non c’è senso di liberazione più grande di quando aggrediamo il mucchio, di quando troviamo il coraggio per affrontarlo, allontanando da noi ciò che ormai intralcia, facendo spazio per ciò che verrà. Portiamo tutto in discarica, almeno quello che non può essere riciclato. Al moto
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Prove tecniche del nuovo mondo
Mi è difficile tentare di spiegare cosa sia, per me, la rivoluzione che stiamo vivendo e che la maggioranza di noi non comprende minimamente, ammesso ovviamente che io ne abbia un poco decodificato lo spirito o almeno ne intuisca vagamente qualcosa. Fatto è che siamo di fronte a un’autentica rivoluzione che non è solo tecnologica
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Interviste a colleghi e studenti
Scuola e politica negli anni ’70 erano intimamente collegate ma Langer, nonostante la sua notissima militanza in Lotta Continua, si impegnava a non fare mai attività che potevano essere confuse con il proselitismo; il suo rapporto con studenti e docenti era un rapporto di tipo personale, educativo, formativo, era un rapporto prima di tutto di
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Un corso… alternativo
Anno scolastico 1972-1973. Prima edizione dei cosiddetti «corsi abilitanti all’insegnamento di tedesco per le scuole superiori». Siamo un gruppo relativamente piccolo, 7-8 insegnanti, tutti piuttosto giovani ma già in servizio presso diverse scuole della città, animati da un forte entusiasmo da neofiti! Le nostre biografie linguistiche sono piuttosto eterogenee: Alexander, per noi Alex, è di
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Odore di stalla
A Langer piaceva scrivere qualche piccola poesia. Spesso in tono scherzoso. Ne è un saggio il «verbale di interrogatorio» intitolato Odore di stalla, inviato alla rivista universitaria sudtirolese skolast. È un arguto confronto tra i pregiudizi ideologici mossi contro di lui dalle autorità scolastiche di stampo conservatore quando insegnava al ginnasio-liceo classico Walther von der
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Un mite lottatore, insegnante per vocazione
In base agli studi giuridici avrebbe potuto fare l’avvocato, e non è mancato qualche tentativo. Mentre insegna a Bolzano, la polizia arresta un suo alunno, che davanti a una fabbrica distribuisce volantini non autorizzati. Nel processo che ne segue, Langer difende il suo alunno. Lo poteva fare in quanto all’epoca svolgeva praticantato nello studio legale
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La politica come educazione e apertura al futuro
Alexander Langer è tra i pochi della mia generazione che ha ancora molto da dire su ciò che dovremmo fare per affrontare le sfide del presente e del futuro. Pacifista integrale e concreto, non ha mai avuto una relazione pacificata con il mondo: per questo è stato e resta un maestro di inquietudine. Maestro più
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Ci disse: dovete abbandonare l’università
Incontro con don Lorenzo Milani Quando ero studente all’Università di Firenze, scoppiò in quella città la polemica tra don Lorenzo Milani (esiliato a Barbiana dall’arcivescovo Florit) e i cappellani militari, capeggiati da un profugo istriano che si diceva essere vicino all’Msi. I preti con le stellette avevano definito «viltà» l’obiezione di coscienza, allora punita senz’altro
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La pedagogia della parola
La biografia di Alex Langer è disseminata di tracce che conducono, per vie diverse, attraversando ponti, nelle due direzioni dello studio e dell’insegnamento, verso l’idea di scuola. È una vocazione educativa la sua, dall’inizio alla fine. A quindici anni, nel 1961, entra di propria volontà (la famiglia, di origine ebraica, era però laica) nella Congregazione
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Un fiore che non perderàà il suo colore
Le tue parole erano musica. «Come Dio sotto la religione come l’amore sotto la convenzione come la realtà sotto l’illusione come un mattone sotto la distruzione Così quando il sole muore fiore perdi il tuo colore le qualità che ti hanno reso vero ma chi lo dice che il fiore è nero». [Nomadi, Fiore nero]
