Madrugada 75

Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Mercato e libertà.

  • Macondo e dintorni

    1 maggio 2009 – Paganine (Mo).Una borgata antica, dove le famiglie tutte si conoscono, amanti della compagnia e del buon cibo. Ciro ha invitato Giuseppe, in occasione della festa del primo maggio, per parlare del lavoro e del sindacato e l’oratore approfitta per indagare sul senso del lavoro a partire dal territorio, dalla sua storia,

  • Chi molto, chi poco

    La manna sfugge al controllo delle leggi di mercato Una rivista trimestrale come questa difficilmente può stare sulla notizia. Ci sono storie e situazioni che però ci danno la sicurezza di rimanere attuali per un po’ e ci permettono quindi di poterne parlare senza rischio. La notizia cui mi riferisco è l’annuale rapporto sulla fame

  • Stoccolma e il mio dio socialdemocratico

    Stoccolma, la mia ragione Se Rio de Janeiro è la mia passione, Stoccolma è la mia ragione. È la città che, più di ogni altra, ho aspettato con la testa e ho interiorizzato con un senso di equilibrato trasporto. Stoccolma mi ha sempre attratto, insieme alla società svedese, come si cattura la stima di ciò

  • Parlami d’amore, Lulù…

    Ripartire dal basso, senza cadere in basso But don’t try to talk to meI won’t listen to your liesYou’re just an object in my eyesYou’re just an object in my eyes(The Cure, Object, 1978) Va beh: nel ’78 avevo cinque anni e ascoltavo la musica di mio papà, Bach. Ma alle scuole superiori ho avuto

  • Empietà

    Nella Torà La tradizione ebraica non definisce il concetto di empietà, ma descrive e stigmatizza le azioni dell’empio, ovvero la sua condotta di vita volta a operare il male e a sovvertire l’ordine fissato da Dio secondo verità e giustizia. La via dell’empietà è la via del caos, del disordine e della violenza, come insegna

  • Il pensiero economico che ci aspetta: alla ricerca del senso perduto

    Uno degli aspetti più insidiosi della concezione economicistica fondata sul primato dell’Homo oeconomicus è la sua presunta neutralità in termini di ipotesi sulla natura umana: si potrebbe infatti sostenere che l’Homo oeconomicus, in fondo, obbedisce alla sua convenienza ma nessuno pre-definisce in che cosa questa consista. In realtà, questa stipulazione apparentemente neutra e quasi tautologica

  • La crisi e la dimensione etica del mercato

    Capitalismo ed economia di mercato È ormai ben evidente che la crisi che stiamo vivendo è ben più profonda di una pur grave crisi economica o finanziaria. Ci stiamo accorgendo che c’è bisogno di una nuova riflessione sul capitalismo e sul modello di sviluppo che abbiamo costruito negli ultimi due secoli. Marx, come è noto,

  • Etica, economia e responsabilità sociale

    Esiste un vaccino per le crisi economiche? Fabrizio Panebianco intervista Benito Boschetto (Panebianco) Vorrei iniziare chiedendo che rapporto c’è stato, negli ultimi decenni, tra etica ed economia. (Boschetto) A partire dalla fine degli anni ’80 ci fu un dibattito in Italia sull’etica della politica, dell’impresa e dell’economia, che stabilì il primato morale dell’economia sulla politica.

  • Dal libero mercato al mercato liberato

    «Urge trovare modiper fare amare la complessità,invece di averne paura».Wu Ming – Luther Blisset Quanto stiamo vivendo e abbiamo vissuto nell’arco dell’ultimo anno necessita, per essere compreso a fondo, di chiavi di lettura che possano aiutarci a intravedere, o perlomeno immaginare, soluzioni possibili. L’idea che il libero mercato, da sé, possa autoregolarsi al punto da

  • Il mito del creditore

    Il deserto emozionale della società tecnologica «Gli uomini, anche se devono morire,non sono nati per morirema per incominciare».H. Arendt«La società perfettaè solo un passo avanti a noi,a patto di sapere dove metti i piedi».Anonimo Lo sheikh Ibn Abi Zeid al-Qairawani diede cento monete d’oro al maestro che aveva insegnato a suo figlio un sesto del

  • Come immaginare un mercato liberato?

    Mi siedo nella penombra dello studio, il termometro se gna trenta, fin qui giungono i raggi della canicola. Nella stanza accanto, ventilata dall’aria condizionata, Giuseppe Stoppiglia, con le mani coperte di ghiaccioli, scrive Il mito del creditore, condizione in cui cresce un’intera genera zione alimentata dalla comunicazione tecnologica, senza umane relazioni.Suonano al portone, è arrivato