Elenco degli articoli
Dalla fine del mondo alla fine del mondo
Cardini EgidioIl secondo Francesco - Madrugada 127
Dedicato a chi cala sempre la carta dello Spirito SantoC’è un modo sistematicamente sbagliato di elaborare giudizi su ciò che investe la Chiesa, i suoi uomini e le sue donne ed è quello di calare sempre ed esclusivamente la carta dello Spirito Santo, che è, per eccellenza, il jolly che chiude ogni giocata, la linea continua a leggere
Il pastore degli sguardi
Zerbini AndreaIl secondo Francesco - Madrugada 127
«Cerco il tuo felice volto, ed i miei occhi in me null ’altro vedano». Ungaretti, Vita d ’un uomo, 206 «Dove abitò la tortura molti sono gli alberi dove abitò la torturae vasti i boschi comprati tra mille uccisioni». Ana Varela Tafur, Timareo, in Lo que no veo en visiones, Lima 1992 «Esiliano i pappagalli continua a leggere
Francesco e san Francesco
Bertin Mario e Gonçalves FabianoIl secondo Francesco - Madrugada 127
Primo segnale, il nome FrancescoQuando, la sera del 13 marzo 2013, il cardinale Tauran apparve alla loggia centrale di San Pietro ad annunciare solennemente l’elezione come nuovo papa del cardinale Jorge Mario Bergoglio, il quale aveva scelto come nome Francesco, la sorpresa fu grande nella piazza che si andava animando. Lo stupore fu grande perché continua a leggere
All’incrocio di molte identità
Monini FrancescoIl secondo Francesco - Madrugada 127
Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre del 1936; dopo le coraggiose dimissioni di Benedetto XVI, il 13 marzo 2013 viene eletto al quinto scrutinio dal conclave e diventa il 266° papa della Chiesa cattolica. Bergoglio sceglie per sé un nome del tutto inaspettato, mai utilizzato negli ultimi otto secoli, un continua a leggere
Vergogna e perdono
Lazzaretto MonicaMadrugada 127 - Parole da salvare
Un cammino di fratellanzaCi siamo abituati negli anni a un particolare lessico di vita e di fede di papa Francesco, un vocabolario il cui repertorio attinge a una visione del mondo molto precisa, mai statuaria, scevra da registri formali “alti”, perché ispirata da un’esperienza pastorale concreta, vissuta vicina al popolo che gli ha permesso di continua a leggere
Ansia e allegria di nuove stagioni
Cifelli AdrianoLa trama e l'ordito - Madrugada 127
«Non sapendo quando l’alba possa venire lascio aperta ogni porta, che abbia ali come un uccello oppure onde, come spiaggia» Emily Dickinson «Restare significa mantenere il sentimento dei luoghi e camminare per costruire qui e ora un mondo nuovo». Vito Teti Restare, partire, sperareCi sono parole che a volte ti entrano dentro, inaspettatamente, nemmeno ricordi continua a leggere
Macondo e dintorni
Farinelli GaetanoMacondo e dintorni - Madrugada 126
1 febbraio 2022 – Festival di Sanremo.Direte: ma che c’entra Sanremo con Macondo? Lo scopro anch’io quando ricevo da Paolo Costa il quadro di un articolo di giornale locale. Con le firme di Pablo Manuel e don Adriano Cifelli; sì, proprio il nostro don Adriano. Leggeri e ironici, i due, attenti ai testi e alle continua a leggere
Cronache dal fronte interno
Monini FrancescoIn questi giorni di guerra mi è tornata in mente una vecchia “lezione” di un antropologo all’università. Non era solo bravo, aveva anche il raro dono della sintesi. Stava parlando di quanto noi umani siamo animali a tutti gli effetti, quasi uguali a tutti gli altri animali.«Ci distinguiamo – diceva – solo per tre particolari: continua a leggere
Neorurali, superstiti e sopravvivenza del vivente
Lago Davidei paesi di domani - Madrugada 126
Nel precedente numero di Madrugada, le parole di Massimo Angelini hanno introdotto questa nuova rubrica con il tema dell’abitare. Senza una presenza residente, il rischio è che la sopravvivenza di borghi e paesi sia fittizia, periodica, senza servizi. Nel suo testo, Angelini ha posto l’accento sulla dialettica tra residenti e villeggianti. Intendiamo qui per dialettica continua a leggere
Per una scuola di pace
Buccoliero ElenaGrandi domande - Madrugada 126
Dapprima nelle pause della lezione, in quei tempi di routine – accendere il computer, fare l’appello, compilare il registro – in quelle rare finestre di silenzio. Poi nel silenzio degli occhi che mi guardavano, e cercavano risposte che io non sapevo dare, non sapevo se ero in grado di dare. Poi nelle domande dirette, semplici, continua a leggere