Madrugada 53

Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Opinione pubblica e informazione.

  • I percorsi del consenso ovvero opinione pubblica e informazione

    Aspetto sulla porta: il cielo è rosso al tramonto, è cupo alle mie spalle, si porta dietro la notte. E la luna. La luna è rossa, ma non l’angolo, suo, di cielo. Aspetto sull’ultimo gradino della breve scala; il sole è scomparso e si è attenuato l’incendio sul tramonto. Frulla un passero e scompare tra

  • Fatemi vivere o fatemi morire,ma non seppellitemi vivo

    La speranza non sta nel futuro, ma nell’invisibile «Chiunque abbia il potere di farvi crederedelle assurdità, ha il potere direndervi complici d’ingiustizia».[Voltaire]«Moltissimi danno denaro ai mendicantiper la stessa ragione per cui pagano un callista:poter camminare in pace».[Bernard de Mandeville] Il 3 febbraio 1943, nelle acque della Groenlandia, la Dochester, colpita da un siluro tedesco, stava

  • Linguaggio e comunicazione

    All’origine della libertà PreamboloUna notte arrivi a casa, dalla città lontana dove ciascuna settimana ti rechi per il tuo lavoro, ascolti le chiamate alla segreteria telefonica dello studio e, di colpo, si presenta inatteso un pezzo del tuo torbido passato che ti chiede una cosa molto semplice: due/tre cartelle “soltanto” su una questione su cui

  • Mass media in Brasile

    Tra la libertà e il mercato La struttura dei mezzi di comunicazione di massa in BrasileLa struttura normativa dei mezzi di comunicazione di massa in Brasile è basata sull’utilizzo commerciale (privato) e pubblico dei canali della radio e della televisione. Il Governo federale, sentito il Congresso nazionale, concede l’uso di canali radiofonici e televisivi a

  • Linguaggio e politica

    La partita da riaprire La crisi spettacolare della politica a cavallo di questo passaggio di secolo ­ su cui oramai si conta una letteratura sterminata, in Italia (da Tronti a Barcellona, a Revelli, per citare solo alcuni nomi) e non solo ­ non è solo crisi del suo linguaggio, ma crisi del linguaggio in generale.

  • Nel centenario della nascita di Giorgio La Pira

    La prima figura che ci viene incontro sulla soglia dell’anno nuovo è Giorgio La Pira, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Giorgio La Pira nasce infatti nella cittadina marina di Pozzallo, in provincia di Ragusa, il 9 gennaio 1904 da una famiglia povera e di condizioni molto umili.A prezzo di grandi sacrifici, proprio

  • Antiquitas speculi est juventus mundi

    «Ombra mai fu, di vegetabile cara ed amabile soave più» [G. F. Haendel, Serse] Distensio animiCi sono una voce e un’immagine. Incastrate in quella zona del corpo situabile all’altezza dello sterno. Né ventre né testa: se Cartesio non si fosse perso dietro ai vaneggiamenti notturni sulla ghiandola pineale, avrebbe individuato qui l’origine vera delle nostre

  • Scafati

    Tra vecchi Borboni e nuovi Cavour Oltre l’abusivismo All’interno della cosiddetta “zona rossa” del Vesuvio, come viene definito il territorio attorno al vulcano, sorge una moltitudine di paesi densamente popolati, tra cui Scafati sul versante salernitano. Tutto il perimetro dell’area vesuviana da qualche anno viene tenuto sotto stretta osservazione, perché da un lato c’è l’esigenza

  • Le premesse “etiche” della convivenza e lo studio dei diritti religiosi

    Il punto di vista dell’altroNell’introdurre la recente edizione italiana di L. Massignon, L’ospitalità di Abramo. All’origine di ebraismo, cristianesimo e islam (Milano, Edizioni Medusa, 2002), il curatore dell’opera, Domenico Canciani, riferisce in modo illuminante di una significativa consonanza tra le riflessioni del celebre islamista francese, finalmente tradotto anche nel nostro paese, e il pensiero di

  • Cronaca dalla sede nazionale

    novembre 2003 ­ Padova. Lunedì. I barbieri sono a riposo. Andrea Agostani è vestito in nero, no smoking, e si prepara alla discussione della tesi di laurea in medicina; argomento: zona basso ventre. Ha una voce calda, architettonica, che nasce tra testa e gola, veloce e sicura, a tratti unu pocu cioca piatti. I docenti