Madrugada 50
Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Sicurezza e felicità.
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Tra sicurezza e felicità
Scorrendo le pagine di Madrugada Caro lettore, cara lettrice, trenta, quaranta, la pecora canta, cinquanta, cinquantuno, sei figlio di nessuno… e invece no. La rivista al suo cinquantesimo gradino ha un padre, Macondo e ha una madre, Madrugada, perché si dilegua la notte e spunta il giorno. A colori l’ha voluta Francesco, che domani entra
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La liberazione dei deboli ha la precedenza sulla libertà dei forti
Le condizioni primarie di un sentire libero «Un albero che cadefa più rumore di tuttauna foresta che germoglia».[Anonimo africano]«Trasformare l’avvenimentoin libertà.La speranza riscattata dalla fatalitàè la libertà vera,realizzata, vivente.È la speranza fondatasulla coscienza.Soltanto la speranzache sopravvivedi fronte all’enigmae si consolida decifrandoloè quella che riempiela coscienza e la informa».[M. Zambrano,«L’uomo e il divino»] Dal treno, dopo
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Il desiderio di sicurezza e gli scenari della paura
La società dell’incertezza e del rischio Scambio, felicità e sicurezza«L’uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po’ di sicurezza» così scriveva Freud nel Disagio della civiltà (1929). Queste parole oggi sembrano datate e superate dai fatti. In effetti, se la civiltà moderna, per mantenere i suoi standard, era stata
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Sicurezza e rapporti con gli altri
Analisi dei sistemi di difesa dei codici interpretativi In uno sperduto villaggio del Marocco, molti anni fa, ho dovuto, per la prima volta, scegliere ed affrontare il dilemma sicurezza e paura nei rapporti con gli altri. Un the in Marocco Un giovane arabo mi aveva invitato a seguirlo per andare a prendere un the a
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Carlo, il piccolo fratello universale
Imminente la beatificazione di Charles de Foucauld? Per entrare nell’albo dei santi e dei beati sono richieste abitualmente lunghe e costose procedure. È per questa ragione, forse, che Charles de Foucauld non è ancora stato indicato dalla Chiesa come modello di santità. I piccoli fratelli di Gesù, suoi seguaci, infatti, hanno saputo mantenere il profilo
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Il rumore della risacca
Leningrado (oggi tornata San Pietroburgo), in via Pavlov, in una casa rossa dove ora c’è un ospedale, c’era un centro di smistamento in cui venivano portati i bambini dopo l’arresto dei genitori. Lì venivano ripartiti per internati. Nel centro piangevano tutti. Per la paura piangevano piano, sotto il cuscino; ma per quanto piano facessero, nell’aria
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Un angelo con le ali di cartone
Io non ho paura«Il nostro pensiero deve emanare un profumo forte, non diversamente da un campo di grano in una sera d’estate», scrive Friedrich Nietzsche. Negli occhi ho ancora il passare veloce della mano di Michele sulle punte del grano, nella distesa giallobruciata del campo. E i suoi occhi spalancati nel buio del buco della
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Cassonetto napoletano
Una difficile partita a tre Il cassonetto dell’immondizia a Napoli è un luogo che si gonfia e sgonfia a cicli irregolari. Un luogo apparentemente innocuo ma che in realtà è un microcosmo, un nervo scoperto che riapre un problema antico. Dopo periodi di relativa calma, il cassonetto che normalmente segue il suo ciclo quotidiano si
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Cronaca dalla sede nazionale
5 febbraio 2003 Castello d’Argile (Bo). Non facile l’impresa di Giuseppe di dare un nome alle emozioni in una serata ghiacciata, dove l’unico sussulto umano era dato dal battito incontrollato di denti e dentiere e dai tremiti convulsi causati dal clima sottozero. Ma il pubblico numeroso e attento, catturato dalle sferzanti e provocatorie parole
