logo rivista Madrugada Elenco degli articoli

Il caso Silone: tra revisionismo e pregiudizio

Bresolin Alessandro

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Intervista a Giuseppe Tamburrano A quasi un decennio dal 1996, anno in cui apparvero sulla rivista Nuova Storia Contemporanea le tesi di Dario Biocca e Mauro Canali secondo cui Silone è stato spia fascista, è uscito un nuovo libro, Silone. La doppia vita di un italiano, in cui viene ribadita l’accusa. Sentendosi depositari di una continua a leggere


L’età dell’innocenza

Monini Francesco

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«Amo la vita così ferocemente, così disperatamente, che non me ne può venire bene: dico i dati fisici della vita, il sole, l’erba, la giovinezza: e io divoro, divoro, divoro Come andrà a finire non lo so». Trent’anni fa la fine predestinata – iscritta nella sua carne e nella sua poesia – dell’intellettuale bastardo Pier continua a leggere


Ascoltare la voce dell’uomo dietro gli steccati del sacro

Deganello Sara

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Echi di storie dal Brasile «Pregava?». «Sì, pregava Sant’Antonio perché fa ritrovare gli ombrelli smarriti e altri oggetti del guardaroba di Sant’Ermete». «Per questo solo?» «Anche per i suoi morti e per me». «È sufficiente» disse il prete. (Eugenio Montale, da Satura)   Di recente mi è stato chiesto se in Brasile avessi trovato Gesù continua a leggere


Cronaca dalla sede nazionale

Farinelli Gaetano

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23 luglio 2005 – Bolzano. Simone e Sandra sono rientrati da qualche giorno dall’Angola, dove collaborano all’attività di padre Adriano. Giuseppe e Gaetano di rientro da Innsbruck, in visita presso amici, li hanno incontrati per avere notizie dell’Angola e informazione sui progetti di Ganda. Si è conclusa a Ganda la ristrutturazione della scuola elementare, la continua a leggere


Un po blu

Comitato di Redazione

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di effeemme Tresigallo, paese gioiello dell’architettura razionalista, riconosciuto città d’arte dalla regione Emilia Romagna, è la cornice ideale del Festival un po blu, giunto nel settembre del 2005 alla sua seconda edizione. Dal 1 al 4 settembre, gli appuntamenti si sono succeduti dal mattino fino a notte inoltrata, coinvolgendo i bambini, i ragazzi, gli anziani, fino continua a leggere


Silenzio fuori ordinanza

Comitato di Redazione

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Caro lettore e cara lettrice, forse abbiamo tentato un’impresa difficile: scrivere sul silenzio e l’interiorità; e gli amici si sono cimentati con coraggio. Io accompagno i gesti del nonno nelle sue passeggiate con il nipote, cui affida “I pensieri” che Demarchi trascrive e riporta per “Salvaguardare l’umano”. Dentro il guscio trovo mille voci che richiamano continua a leggere


Salvaguardare l'”umano”

Demarchi Enzo

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Ricordo le passeggiate col nonno, alla scoperta del mondo favoloso dei dintorni del mio paese. Orti, campi, piccoli canali, fossi, mormorio d’acque tra il verde di prode erbose, cespugli, piante… ma di quelle passeggiate ricordo soprattutto il silenzio del nonno. Era un silenzio che faceva stranamente eco al silenzio stesso della natura, pervaso di voci continua a leggere


Silenzio e interiorità

Casagrande Maurizio

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Armonia di contrari Esistono molteplici accezioni del termine silenzio: c’è il silenzio sterile e stanco di chi ha parlato troppo, accanto al silenzio forzato di chi non può parlare perché non ne ha la facoltà (i muti) o perché ne è impedito dall’autorità (i dissidenti); c’è il silenzio rassegnato della vittima che ha rinunciato alla continua a leggere


A fondamento della vita interiore

fra Benedetto da Sillico

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L’espressione "vita interiore", anche se assai di moda, mi pare molto vaga e riduttiva. Preferisco parlare di "vita spirituale". L’interiorità è una semplice componente della psiche umana, che si manifesta attraverso scelte esistenziali e filosofiche, tutte costruite sul raziocinio umano. C’è l’adeguamento ad una forma mentis che non porta all’universalità e spesso sbocca nel settarismo continua a leggere


La politica interprete di un destino comune

Lizzola Ivo

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«… Ogni forte manifestazione di potenza esteriore, sia di carattere politico che di carattere religioso [produce]… una privazione dell’indipendenza interiore dell’uomo, sopraffatto dall’impressione che su di lui esercita la manifestazione della potenza, tanto da fargli rinunciare – più o meno consapevolmente – alla ricerca di un comportamento suo proprio verso le situazioni esistenziali che gli continua a leggere