Elenco degli articoli selezionati
Macondo e dintorni
Farinelli Gaetano10 giugno 2016 – Thornbury, Victoria, Australia. Lidia Stoppiglia ved. Rigoni, sorella di Giuseppe, muore dopo lunga malattia. Ha amato la sua terra d’origine, l’Italia, sino alla fine. Scendeva spesso al suo paese per attenuare la nostalgia della terra e dei familiari, che aveva lasciato negli anni cinquanta del secolo scorso, sposa a un emigrante continua a leggere
Ciao, Obama
Monini Francesco40.000 sfollati. Per loro, ma anche per quelli dei terremoti precedenti, ma anche per noi che il terremoto l’abbiamo sentito arrivare da lontano, come una mano ignota che scuoteva il letto o spostava le gambe della seggiola, per loro che hanno davanti un bruttissimo inverno ma anche per noi, e per tutti, i recenti «imprescindibili, continua a leggere
Un’altra Grecia
Alfier Cecilia17 luglio 2016. Al campo profughi di Katsika (Grecia) sono state appese due nuove carte geografiche, una folla di ragazzini ci fa capannello intorno, chiedendo ai volontari dove sono l’Inghilterra, la Germania, la Svezia, perché è lì che hanno degli amici, dei parenti, una possibilità di farcela. A scuola ho sempre detestato la geografia, era continua a leggere
Zimbabwe
Comitato di Redazione[ La Repubblica dello Zimbabwe (ex Rhodesia) è uno Stato dell’Africa orientale che ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito il 18 aprile 1980. Ha una superficie di 390.757 km2 e poco più di 13 milioni di abitanti. La sua capitale e maggiore città è Harare. Per il suo trascorso coloniale, la lingua ufficiale è l’inglese. continua a leggere
Essere terminali e vivere nella dignità
Bruni AlessandroNel marzo del 2010 il Parlamento italiano ha approvato la legge 38 che sancisce «il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore». A distanza di 5 anni il suo livello di implementazione e applicazione nei vari ambiti assistenziali, è ancora parziale, forse ancora per un lascito più pietistico che continua a leggere
FELIX DIES
Realdi GiovanniNon è un paese per bambini? Come si dice, come si parla In vista del rinnovo della (come si dice)àcomponente genitoriàdel Consiglio d’Istituto del Comprensivo di cui fa parte la scuola elementare di mia figlia, viene organizzata una riunione serale. Sulla carta si tratta di 800 studenti, dalla materna alle medie (o come si dice continua a leggere
Il fattore «c» e i 40 ladroni
Rinaldi RaffaelePer conoscere il mondo bisogna studiare e viaggiare. Ma nella vita può capitare che una telefonata come quella che ho ricevuto possa rompere l’involucro dell’ignoranza e aprire delle crepe negli stereotipi induriti dalla pigrizia: «Eccoli! Eccoli! Stanno arrivando… l’autobus sta entrando al pronto soccorso sul lato di Corso Giovecca! Ciao, scusami, devo proprio andare, ciao continua a leggere
Voci in esilio
Rossi Lisa ViolaLa storia di Elyse ngabire, grande firma del giornalismo politico burundese Quarant’anni appena compiuti, madre single di tre figli di 5, 9 e 14 anni, e firma di punta del gruppo editoriale nazionale più influente del Burundi, Iwacu. Elyse Ngabire si trova oggi alla Maison des journalistes (MDJ) di Parigi, un’associazione unica al mondo che continua a leggere
Migranti e tempo dell’urgenza
Barioni GiordanoLavoro come coordinatore di una comunità che accoglie minori stranieri non accompagnati e, in ambienti separati, alcuni adulti. In altro ambito seguo lo sviluppo di un progetto di affiancamento familiare, laddove spesso le famiglie italiane affiancano famiglie straniere. Nella mia esperienza, nelle riflessioni condivise con colleghi e famiglie, il tema del tempo torna a farsi continua a leggere
Il mio Afghanistan
Buccoliero ElenaC’è molto da imparare dal piccolo, denso libro Il mio Afghanistan di Gholam Najafi (ed. la meridiana, 2016). In ordine sparso, almeno: la tenacia, il coraggio (ma anche la paura), l’amore per la conoscenza, l’apertura verso la diversità, il sacrificio, il dialogo, la capacità di fidarsi degli altri, la sincerità con sé stessi, la dignità, continua a leggere