Elenco degli articoli selezionati
Meninas de rua: voci di una battaglia al femminile
Ripamonti EnnioPERCHÈ NON PARLARE DELLE “MENINAS” Vorremmo tentare di riprendere il discorso sul fenomeno dei “meninos de Rua” iniziato da Francesco Monini nel numero 6 di Madrugada. In quella sede Monini ha tratteggiato in maniera efficace le principali variabili sociologiche e politiche del fenomeno, le sue cause scatenanti, il suo peso nella società brasiliana, le numerose continua a leggere
Conferenza di Rio De Janeiro
Brighi CeciliaÈ passato appena un mese dalla fine della conferenza di Rio e la sensazione che si ha è che neanche le difficili mediazioni raggiunte avranno grande seguito. Il primo segnale negativo è venuto dalla conferenza dei G7 tenutasi subito dopo a Monaco, dove, secondo l’impegno di Kohl si sarebbe dovuto inserire l’ambiente tra le questioni continua a leggere
I contadini del nord e il futuro dell’Amazzonia
Leroy Jean PierreI governi, le multinazionali, le agenzie internazionali e le classi dominanti dei paesi occidentali industrializzati vogliono salvare ad ogni costo la foresta amazzonica. In Brasile intanto da una parte si reagisce alla intrusione dei paesi stranieri sui problemi interni; dall’altra si chiudono gli occhi sullo sfruttamento indiscriminato della foresta. Si chiudono le orecchie alle grida continua a leggere
Un’ipoteca sul futuro: la razionalità perfetta
Stoppiglia GiuseppeI popoli non rappresentano problemada risolvere, ma misteri da esplorare,una totalità da scoprire. Robert Vachon. LA CIVILTA’ DELL’OMOLOGAZIONE Mi hanno chiamato per un corso di formazione, qui, in val d’Astico, nell’Alto Veneto. E’ una giornata piovosa, grigia e triste come generosamente ce le dà l’autunno del Nord Italia. La valle è imbronciata, cupa, ma la continua a leggere
Italia: un incontro sospirato
Peruzzo DilvoItaliani e loro discendenti si incontrano in gran numero nelle Americhe, Australia ed altri paesi. In Brasile, secondo recenti informazioni della stampa, scorre sangue italiano nelle vene di circa trenta milioni di italiani. Come brasiliano, discendente da italiani, ho trascorso 25 giorni in Italia nel marzo del 1992. Arrivando a Milano ho trovato un gran continua a leggere
I mercati delle monete
Crosta MarioNel precedente numero di Madrugada abbiamo parlato di Protezionismo e delle nuove modalità organizzative del commercio internazionale. Veniva rimandato al presente numero l’analisi di come i Paesi in Via di Sviluppo (PVS) si stiano attrezzando per essere nel mercato in modo significativo. Nel frattempo lo scenario economico internazionale ha subito uno scossone profondo. Si è continua a leggere
Notizie dal Brasile via nave
Figueiredo Ailton JoséELEZIONI IN BRASILE Quest’anno sono previste le votazioni nelle città e nei paesi; un elemento nuovo quest’anno è l’alto indice di disistima popolare nei politici, legato alla forte crisi del governo brasiliano. Si calcola che avremo un’alta percentuale di astensioni o di annullamento del voto. Le urne denunciano la sfiducia del popolo brasiliano. I politici continua a leggere
Macondo e dintorni
Farinelli GaetanoVIAGGI IN BRASILE 1992 Non so se li avete visti partire. Dicono che abbiano preso l’aereo in incognito, perché troppi altri li avrebbero seguiti. Ciononostante molti anche in questo anno hanno lasciato le spiagge di Rimini per andare in Brasile per vedere, ascoltare, entusiasmarsi, arrabbiarsi, ridere e piangere. Hanno trovato tutti punti di riferimento, uomini continua a leggere
Celebrare meglio i cinquecento anni
De Vidi ArnaldoCelebriamo quest’anno (12 ottobre) il quinto centenario dell’arrivo di colombo in “America”. Siamo tutti d’accordo che la data non può passare sotto silenzio. E’ vero che già o Vichinghi erano arrivati in America verso l’anno mille; ma quell’avvenimento era rimasto senza conseguenze. E’ vero che Colombo credeva di essere arrivato in Asia, dalle parti del continua a leggere
Crisi di maturità
Tonucci PaoloAmici che seguono da anni la vita delle comunità cristiane del Brasile, che vedevano in questo nuovo modo di essere Chiesa una speranza non solo per il nostro continente, ora ci chiedono se ancora si può parlare di speranza. L’impressione immediata, visitando le comunità, parlando con gli animatori dei gruppi di giovani, di sindacalisti, di continua a leggere