Madrugada 83
Oltre alle rubriche fisse troverete il monografico su Raimon Panikkar.
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Macondo e dintorni
1 maggio 2011 – Belvedere di Tezze (Vi). In occasione della festa della Sequela, don Ernesto Martignon ha invitato Giuseppe a parlare della «giustizia sociale» a un gruppo di famiglie. L’oratore ha esordito dicendo: «La liberazione dei deboli viene prima della libertà dei forti»; e ha continuato proclamando che i valori e l’etica non si
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I fratelli Jackson di Lebanon
I fratelli Jackson di Lebanon, nel Missouri, raccontano con entusiasmo da novellini della loro prima volta in Europa, in Danimarca per la precisione. Non una gita di piacere, ma un viaggio di lavoro. I fratelli sono titolari di una microazienda che produce canoe di alluminio e i dettagli folcloristici dell’esperienza danese sono tutti focalizzati sull’obiettivo
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Tassati o depressi?
Nei mesi scorsi sulle colonne di alcuni quotidiani nazionali si è ravvivato un dibattito sulle tasse e il loro rapporto con la crescita economica. Il sociologo Ricolfi, in un provocatorio articolo apparso su La Stampa lo scorso aprile, ha sostenuto che nell’ultimo decennio il Sud Italia è cresciuto più del Nord Italia proprio a causa
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Memoria e diritto
Ricordo, memoria e giustizia Quante volte, rispetto a eventi o episodi anche tragici del passato, si invoca, individualmente o collettivamente, la giustizia? Lo fanno, ad esempio, con coraggio e tenacia i parenti delle vittime del terrorismo degli «Anni di piombo», di fronte a vicende processuali reiterate e complesse, oltre che lontane dall’individuazione di uno o
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Tunisia
Dalla democrazia negata alla dittatura La storia recente della Tunisia non ha le caratteristiche traumatiche dei paesi vicini, forse per questo nessuno poteva prevedere che la primavera araba sarebbe partita da questo piccolo paese mediterraneo, da sempre ponte naturale tra Africa ed Europa. Protettorato francese dal 1881 al 1956, la Tunisia non fu una colonia
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La promessa
Nella Torà Nella tradizione ebraica le promesse di Dio sono rivolte ai Padri (Abramo, Isacco e Giacobbe) e, per i loro meriti, alla loro discendenza e sono rinnovate, in altra forma e con altra prospettiva, a David e alla sua discendenza, dalla quale è destinato a uscire il Messia. La critica biblica moderna parla di
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La cultura della pace
La sfida dell’epoca moderna consiste nel passaggio da una cultura della guerra (che spesso viene dissimulata sotto espressioni quali «competività», «dobbiamo essere i migliori») a una cultura della pace. Ma pace non vuol dire soltanto assenza di guerra, bensì una nuova cultura, una crescita dello spirito e della vita umana le cui radici non affondano
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Limiti e insidie della democrazia occidentale
Come rinnovare la politica La democrazia occidentale è un mito Chi pensasse che Panikkar abbia spaziato solo negli altipiani della spiritualità, senza appassionarsi alle vicende politiche ed economiche dell’umanità, si sbaglierebbe di grosso. Ricordo ancora con profonda commozione i suoi «non mi dire!» stupiti, quando lo ragguagliavo sulle vicende politiche italiane. La politica lo interessava
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Panikkar e l’ecosofia
Viviamo in un’epoca in cui – ammonisce Raimon Panikkar sin dagli anni ’60/70 – la catastrofe ecologica, la catastrofe economica e la catastrofe psichica, combinate insieme, pendono come una spada di Damocle sulla sopravvivenza stessa dell’umanità, della storia e della Terra. Sono catastrofi che impongono la necessità di una metanoia antropologica dove però «metanoia» non
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Maestro di intercultura
Vorrei ricordare l’uomo, che ha raggiunto il suo samadhi (la sua realizzazione) alcuni mesi fa, dopo aver passato tra noi oltre novant’anni, e vorrei ricordarlo agli amici che mi leggeranno non tanto come un ricordo del passato, ma con una presenza profonda e significativa attraverso il suo pensiero che ha toccato e messo in discussione
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Tra Dio e il mondo
Raimon Panikkar a un anno dalla morte Raimon Panikkar è uno dei maggiori pensatori e testimoni del nostro tempo che, come ha scritto Achille Rossi, ha fatto della ricerca di ricomporre le molteplici dimensioni della realtà non solo il suo impegno di vita, ma anche il nodo centrale del suo lavoro teoretico. Raimon Panikkar, nato
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Il silenzio delle generazioni nella deriva familiare
Dalle ceneri dell’economia una nuova spiritualità? «Scrivere significa anche camminarelungo il fiume,risalire la corrente,ripescare esistenze naufragatee imbarcarle su una precariaArca di Noè.L’Arca di carta forse affonderà,ma l’utopia esige, contro ogniverosimiglianza, che la vita abbiaun senso».Claudio Magris Un’altra umanità Il libro che ho tra le mani non è letteratura. Ripete nel titolo una canzone di De
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Il profeta dell’interculturalità, come ambito in cui vivere
Sotto i miei piedi Venezia: volo verso la Sicilia per un seminario, porto con me una bozza di Madrugada. A quota ottomila guardo il controcorrente di Giuseppe Stoppiglia: Il silenzio delle generazioni nella deriva familiare che ricerca la parola del dialogo nei silenzi dello spirito.Atterro a Catania, poi via per Scoglitti, a sud dell’isola; la
